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lunedì 10 settembre 2007

Lettera aperta al Ministro della Giustizia

Alla c.a. del Ministro della Giustizia Sen. Clemente Mastella
Alla c.a. della SEGRETARIA PARTICOLARE - Adriana Zerbetto
Via Arenula, 70 - 00186 Roma
tel. +39 06.68851
fax +39 06.68897777

Egregio Ministro, mi chiamo Nicola Bilello, ho 29 anni e le scrivo da Agrigento.
Non è la prima volta che lo faccio, ma sono ancora in attesa di ricevere una Sua risposta: capisco la mancanza di tempo per chi ricopre il Suo ruolo, ma la speranza non muore mai.
Dopo gli ultimi fatti di Treviso non posso che ripeterle la domanda che tutti Le fanno: è ancora convinto del provvedimento dell'indulto? Cosa si sente di dire alla Famiglia dei coniugi uccisi a Gorgo al Monticano?
Come saprà, uno dei due killer è Artur Lleshi, albanese, condanna per dieci anni per tentato omicidio, uscito grazie all'indulto, espulso, ma solo sulla carta, dall'Italia.
Senza il provvedimento che Lei ha voluto tutto questo, e molto altro, non sarebbe successo.
È di questi giorni la notizia che il Consiglio dei Ministri vuole varare un nuovo pacchetto per la Legalità, comprendente la CERTEZZA DELLA PENA. Come si può credere ad un Governo che nel 2006 concede l'INDULTO (anche per reati gravi, come abbiamo visto!) e nel 2007 parla di CERTEZZA DELLA PENA?
La prego di non cestinare questa email. Le chiedo soltanto una risposta per restituire ad un ragazzo che come molti altri ha perso la fiducia nella politica e, cosa ancora più grave, nello Stato Italiano.
Distinti saluti.
--
Nicola Bilello

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Nico ho appena letto la tua lettera al ministro Mastella sull'indulto.
Il fatto che un giovame si ponga delle domande di questo genere, dimostra come ancora nei cuori delle persone alberghi una voglia di avvicinarsi alla politica.
Non è vero che quest'aspetto della società interessi sempre meno alle persone, ma certo è che molti di noi non si sentono più molto rappresentati. Spesso mi chiedo da quale parte sarebbe giustò stare, però, quando mi rendo conto che troppo conformismo regna tra ui due schiarementi politici, allora un pò rimango deluso.
Bisognerebbe iniziare a prendere delle decisioni forti, alle volte anche poco popolari, solo allora potremmo fare quelle valutazioni, non solo morali, ma anche politiche, che in pratica adesso mancano. Troppo uguale, e direi anche misero, quello che ci è offerto. Siamo giovani, abbiamo bisogno di speranze, di progetti, di strumenti che ci permettano di potere costruire qualcosa di valido e giusto.
Troppo tempo si perde dietro alle lotte politiche, molte risorse sono sperperate da chi invece dovrebbe avere la capacità, e la lungimiranza dico io, di guardare lontano.
Vogliamo vedere più fatti e meno parole, più disponibilità dai politici, i quali, sembrano vivere al di fuori della società, senza rendersi conto dei veri problemi e necessità della gente.
Sono un ragazzo che per vari motivi ha dovuto lasciare casa e affetti, cercando di trovare un futuro lontano dalla propria terra. Forse un giorno tornerò, cercando di mettere a disposizione le mie capacità e conoscenze a disposizione della mia gente. Spero che quel dì arrivi presto, ma se ciò non avvenisse, rimarrà in me la speranza per un futuro migliore.
Grazie per la tua disponibilità, e spero che questa mia lettera sia pubblicata sul tuo Blog.
Con affetto Alfonso

Cepu

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