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venerdì 28 dicembre 2007

L'Italia di Piero - Simone Cristicchi

Piero dice che l’altr’anno è stato sulla Luna
Piero dice c’ha piantato funghi e marijuana
La penisola italiana è un suo stivale
Piero è stato assolto dalla corte costituzionale

Piero con il suo gommone sbarca clandestini,
Piero è stato battezzato insieme a Ceccherini
Piero ha pubblicato un libro per la Mondadori
Piero è amico sia delle veline che dei calciatori

Come ogni politico lui sta vicino agli elettori
Ma non vota Prodi e nemmeno Berlusconi

Piero dice che ha inclinato la Torre di Pisa
Piero dice cha ha dipinto lui la Monna Lisa
Piero nell’armadio ha solo abiti di Prada
Piero sta in contatto con Emergency di Gino Strada

Piero ha fatto un sacco di merende con Pacciani
Piero ieri ha dichiarato guerra ai Talebani
Piero dice che l’ Italia è fatta a stelle e strisce
Ma da sempre preferisce farsi solo strisce

Piero ha fatto vincere l’Italia nei Mondiali,
Piero adesso si è arruolato con i Bersaglieri

Piero non dirmi che è vero…
quello che mi hai detto…
è la verità… ma che cazzaro!

Bella L’Italia di Piero,
quello che succede è un’assurdità…
ma è tutto vero!

Piero ha intercettato le telefonate a Moggi
Piero pure in Vaticano c’ha duemila appoggi
Piero non rinuncerebbe mai alla lotta e si
iscrive ai terroristi - come fa il Magnotta

Piero in casa ha progettato bombe nucleari
col polonio lui fa sempre il pieno alla Ferrari
dice che Borghezio c’ha una nonna tunisina
e la tiene segregata da vent’anni giù in cantina

Piero si era dato fuoco lì davanti al parlamento,
poi ha cominciato a diluviare e lui si è spento

Piero non dirmi che è vero…
quello che mi hai detto…
è la verità…ma che cazzaro!

Bella L’Italia di Piero,
quello che succede è un’assurdità…
ma è tutto vero!

E’ la storia che ci insegna…
ma che ci insegna?!

Regali di Natale

Anche quest'anno è arrivato (e passato) il Natale..
Babbo Natale mi ha portato...
in primis un orologio Seiko...

maglioni e maglioncini di lana

tshirt blauer di cotone a manica lunga

zaino nepalese
joypad per PC e Playstation

sciarpa di lana

Mon€y

pigiama in pile

boxer rossi per capodanno

...e per ultimo... il regalo più grosso:
la Grande Punto!!!

martedì 27 novembre 2007

Tutto qui Zero? Non ci possiamo credere di Undicisettembre

Il video Zero di Giulietto Chiesa e Franco Fracassi contiene talmente tante affermazioni errate o false (molte delle quali ripudiate persino dai complottisti), e talmente tante stupidaggini e lacune (nessun riferimento al Volo 93, il WTC7 citato solo di striscio), che riteniamo improbabile che la versione presentata alla Festa del Cinema di Roma sia quella definitiva.

Fino a questo punto, Zero è stato visto da pochissime persone. L'annunciata distribuzione del DVD di Zero ai giornalisti latita da settimane, per non parlare dell'ipotetica uscita nelle sale. Né vi sono state le annunciate proiezioni a tappeto "nei circoli culturali, nella case del popolo, nelle scuole, nei circuiti Arci" promesse da Chiesa (La Stampa, 25/10/2007, pagina 48).

Pertanto crediamo sia opportuno pubblicare il testo commentato, la traduzione e la descrizione integrale di Zero, affinché ognuno, complottista o semplice curioso, possa conoscerne e valutarne le affermazioni e i contenuti.

Questa pubblicazione consentirà inoltre a chiunque di confrontare la versione presentata alla Festa del Cinema con quella che verrà diffusa in seguito e rilevare eventuali differenze.

I contenuti di Zero, forniti in parte da elementi interni alla produzione e verificati durante le proiezioni pubbliche del video, sono scaricabili gratuitamente, insieme alle Zerobubbole scritte e pubblicate fin qui da Undicisettembre, come documento PDF intitolato Zeuro. Il documento è liberamente duplicabile e distribuibile.

Abbiamo scelto questo titolo provocatorio perché riteniamo scandaloso che un video che, secondo le dichiarazioni dei suoi autori, ha un valore di ben 500.000 euro contenga oltre 60 errori, molti dei quali sono incredibilmente dilettanteschi e scardinano completamente la credibilità delle affermazioni di Chiesa e Fracassi sull'11/9. Lo riteniamo scandaloso non solo nell'ottica dello sbufalamento delle teorie complottiste, ma anche dal punto di vista degli investitori di Zero che confidavano in un lavoro qualitativamente ineccepibile, vista la spesa e la professionalità dei suoi garanti e autori.

Si tratta infatti di errori basilari che non solo rendono nulle le possibilità di ritorno economico per l'azionariato popolare che ha finanziato Zero, ma tradiscono per omissione l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica per riaprire le indagini sull'11/9. Zero è talmente debole, annacquato, indeciso e contraddittorio nelle sue affermazioni che scontenterà anche i complottisti, una volta che ne avranno scoperto i contenuti.

Ecco alcuni di questi errori:
  • il foro nella facciata del Pentagono non è largo "cinque metri" come dice Zero, ma ben 35, come documentano le foto, e quindi un Boeing 757 (largo 38 metri) ci sta.
  • Le difese antiaeree al Pentagono non esistono (basta guardare le foto aeree) e sono inventate di sana pianta, tanto che Zero deve ricorrere a un cartone animato per mostrarle.
  • Zero dichiara che i dirottatori sono ancora vivi, ma non mostra le loro foto, che chiarirebbero che le persone ancora in vita sono semplicemente degli omonimi dalle fattezze ben diverse da quelle dei dirottatori.
  • Zero afferma che un video delle telecamere aeroportuali è stato mostrato come prova che i terroristi si imbarcano a Boston sugli aerei da dirottare, ma che questa prova è falsa, perché il video riguarda invece un altro imbarco, a Portland: invece è falsa l'accusa di Zero, pronunciata da Moni Ovadia, perché il video è indicato negli atti ufficiali (processo Moussaoui) proprio come una ripresa dell'imbarco a Portland.
  • Marina Montesano dice che due dei piloti dirottatori furono definiti "scemo e più scemo" dal loro istruttore Rick Garza: è falso, perché Garza usò quella definizione per due dirottatori che non pilotarono gli aerei.
  • William Rodriguez afferma che il Rapporto della Commissione 11/9 non cita la sua testimonianza di esplosioni. Ma non dice che la sua testimonianza è invece riportata fedelmente nel rapporto del NIST.
  • David Shayler afferma che i nomi dei dirottatori non sono presenti nelle liste dei passeggeri. Falso: sono assenti dalla lista delle vittime, ma sono in quella separata dei dirottatori. E i loro nomi compaiono eccome sulle liste d'imbarco.
  • Sempre Shayler dice che non c'è DNA arabo nei rapporti di medicina legale sui cadaveri del Pentagono. Falso: gli esami hanno rilevato cinque DNA non compatibili con quelli degli altri passeggeri.
  • Marina Montesano racconta l'aneddoto del dirottatore contadino: Mohammed Atta avrebbe visitato il dipartimento dell'agricoltura USA, chiedendo un prestito per comperare un aereo in cui mettere un "grosso serbatoio chimico" e minacciando di tagliare la gola alla funzionaria che glielo negava. Poi, come se nulla fosse, nello stesso ufficio, Atta avrebbe chiesto informazioni sul sistema di sicurezza delle Torri Gemelle. Le ha chieste al dipartimento dell'agricoltura? Dopo aver minacciato di tagliare la gola a un'impiegata? Non solo: poi avrebbe cercato di "acquistare un poster del Pentagono che si trova sui muri dell'ufficio". E da quando il dipartimento dell'agricoltura ha poster del Pentagono sui muri? A nessuno degli autori di Zero questa storiella è sembrata almeno un tantinello ridicola e implausibile?
L'analisi dettagliata del resto di Zero verrà aggiunta alle successive edizioni del documento PDF Zeuro quando sarà disponibile la versione definitiva del video.
da undicisettembre.blogspot.com
Grazie a attivissimo.blogspot.com

mercoledì 10 ottobre 2007

Il primo commento merita rilievo! Grazie Alfonso

Ciao Nico ho appena letto la tua lettera al ministro Mastella sull'indulto.
Il fatto che un giovame si ponga delle domande di questo genere, dimostra come ancora nei cuori delle persone alberghi una voglia di avvicinarsi alla politica.
Non è vero che quest'aspetto della società interessi sempre meno alle persone, ma certo è che molti di noi non si sentono più molto rappresentati. Spesso mi chiedo da quale parte sarebbe giusto stare, però, quando mi rendo conto che troppo conformismo regna tra i due schieramenti politici, allora un pò rimango deluso.
Bisognerebbe iniziare a prendere delle decisioni forti, alle volte anche poco popolari, solo allora potremmo fare quelle valutazioni, non solo morali, ma anche politiche, che in pratica adesso mancano. Troppo uguale, e direi anche misero, quello che ci è offerto. Siamo giovani, abbiamo bisogno di speranze, di progetti, di strumenti che ci permettano di potere costruire qualcosa di valido e giusto.
Troppo tempo si perde dietro alle lotte politiche, molte risorse sono sperperate da chi invece dovrebbe avere la capacità, e la lungimiranza dico io, di guardare lontano.
Vogliamo vedere più fatti e meno parole, più disponibilità dai politici, i quali, sembrano vivere al di fuori della società, senza rendersi conto dei veri problemi e necessità della gente.
Sono un ragazzo che per vari motivi ha dovuto lasciare casa e affetti, cercando di trovare un futuro lontano dalla propria terra. Forse un giorno tornerò, cercando di mettere a disposizione le mie capacità e conoscenze a disposizione della mia gente. Spero che quel dì arrivi presto, ma se ciò non avvenisse, rimarrà in me la speranza per un futuro migliore.
Grazie per la tua disponibilità, e spero che questa mia lettera sia pubblicata sul tuo Blog.
Con affetto Alfonso

lunedì 8 ottobre 2007

Celtic-Milan: Tapiro a Dida

Golden Gala, giavellotto ferisce Sdiri

13/07/2007 - Dramma sfiorato all'Olimpico di Roma durante il Golden Gala. Il saltatore in lungo francese Sali Sdiri, 28 anni, è stato ferito al fianco destro da un giavellotto mentre era in attesa di effettuare il suo salto. L'attrezzo lanciato dal finlandese Tero Pitkamaki, che era in corsa per il jackpot e che alla fine visibilmente scosso dal fatto non riuscirà a mantenere il primato, è volato verso la sinistra della pedana del giavellotto. Con degli strani rimbalzi è finito verso l'inizio della pedana del salto in lungo dove era in corso la gara e l'italiano Andrew Howe stava per preparare il suo salto. Vicino all'azzurro c'era, di spalle alla zona di lancio, il francese Sdiri. Il giavellotto si è quindi ficcato nel fianco destro del francese. E' subito accorso l'azzurro, sfiorato pericolosamente anche lui dal quinto lancio di Pitkamaki, che ha estratto la punta della lancia dal costato del collega francese: "Gli ho tolto la punta del giavellotto dal fianco. Ho ancora le mani sporche di sangue - ha detto l'italiano - quando lo hanno portato via mi ha salutato dicendo 'non ti preoccupare, Andrew, sto bene'".

Lampedusa 2007 - Il ballo di Spenk

Spenk, il mito di Lampedusa, invogliato al ballo da Marco Sferrazza, meglio conosciuto come Marco Fiorello.

Giro in pista con Volkwagen Passat - Autodromo Valle dei Templi - Agrigento

Insieme a mio papa' siamo andati alla 48 ore Volkswagen e abbiamo fatto un giro con un pilota a bordo della Passat.

domenica 7 ottobre 2007

Se lo conosci lo Previti - Uliwood Party di Marco Travaglio - 2 ottobre 2007

Proseguono senza sosta le indagini del Tg1 sui crimini di Beppe Grillo. Il tg dell’anglosassone Raiotta ne ha scovato un altro davvero agghiacciante: uno dei 300-400 mila frequentatori quotidiani del blog del comico ha infilato un piccolo commentino negazionista filonazista. Appena se ne sono accorti, i responsabili del blog l’hanno cancellato, ma è praticamente impossibile, su 3 mila interventi al giorno, bloccarne uno prima che finisca in rete. Ma l’anglosassone Raiotta ha ritenuto che la cosa meritasse addirittura un servizio nell’edizione delle 20 di domenica. Nemmeno il V-Day aveva avuto tanto risalto, il Tg1 gli aveva riservato un frettoloso comunicato da studio di 29 secondi netti. Il giornalismo anglosassone è fatto così: quando si mobilita un milione e mezzo di persone in 200 piazze raccogliendo 350 mila firme, tre parole tre; quando un tizio scrive una cazzata su un blog, servizio completo.

Se puta caso escono le motivazioni della sentenza Mondadori a carico di Previti & C. in cui si legge che Berlusconi possiede la prima casa editrice italiana grazie a una sentenza comprata con soldi suoi, si sorvola.

Casomai restasse tempo tra un crimine di Grillo e l’altro, segnaliamo all’anglosassone Raiotta uno scoop de Il Romanista. Riguarda le telefonate intercettate tra Previti e il presidente della Lazio, Claudio Lotito, per segnalare un promettente portierino delle giovanili biancocelesti che, pura combinazione, si chiama Umberto Previti, figlio di Cesare. Il 7 aprile 2006 Previti chiama Lotito: «Claudio, io so’ stato sempre ’na persona seria, ’na persona perbene, lo sai, non ti ho mai detto niente de mi fijo, ma che mi fijo venga discriminato e trattato a carci in culo da gentarella da quattro sordi che hai messo a rappresenta’ ’a gloriosa maglia biancoceleste, io questo proprio non te lo consento proprio, io faccio un casino. Proprio veramente succedono lì delle cose da basso impero, con un generale da operetta che non capisce un cazzo di calcio e che caccia via i ragazzi bravi e difende quelli che non hanno le qualità manco più elementari. Ma stiamo scherzando? Mio figlio viene mortificato da un anno, e io mi sono rotto il cazzo, nel vero senso della parola». Lotito, in un secondo, si vede passare davanti agli occhi tutta la vita, e farfuglia: «Ora prendo in mano il settore giovanile».

Ma Cesare non sente ragioni. Mica per il figlio: per spirito sportivo: «Queste cose non le posso sopportare come laziale, perché tu sai che ogni laziale si sente laziale come patto d’onore con Dio. Noi non siamo come i romanisti». Una questione religiosa. Poi, certo, c’è anche quel povero Umberto che «lo mandano a fa la riserva in un’altra squadra, per fare rientrare un cattivo soggetto per levare il posto di Umberto, il quale continua a riscaldare con il suo riverito culo la panchina», mentre, a suo parere spassionato, «è a livello de giocare in qualsiasi squadra de prima serie, cazzo!». Ma è discriminato «perché se chiama Previti». Lotito ammette che «il fatto è grave», anche perché prima «nelle giovanili c’era parecchia corruzione» e nessuno meglio di Previti può capire il problema.

Infatti Cesarone intima di moralizzare l’ambiente cacciando «i raccomandati de papà». Non suo figlio: tutti gli altri. Lotito provvederà a fine campionato, ma a papà Cesare non basta: «Adesso io c’ho il problema di mio figlio, è un problema immediato, perché mi fijio seduto ’n panchina pe’ fa’ gioca’ ’n raccomadato». Lotito: «Chi è ’sto raccomandato?». Previti: «Luciano, Luciani, Apollo, che ne so, uno arto e grosso, tecnicamente non vale un cazzo perché è solo grosso e fregnone e mi fijo s’è fatto mezzo campionato de panchina… ’na cosa inaccettabile sul piano mo-ra-le!». Ci vuole «una scossa» etica, altrimenti «se qualcuno se ne esce fuori con un giudizio tecnico negativo je spacco la faccia!». L’11 aprile Previti ritelefona per comunicare che «nun l’han fatto giocare manco oggi», ergo Lotito deve «cacciare» tutti «rispettando, oltre ai colori della Lazio, anche gli amici». Ma poi tutto va a buon fine: oggi Umberto Previti è il terzo portiere della Lazio in serie A, e Lotito gode ottima salute.

La questione morale, alla fine, trionfa sempre.

Piazzale Loretta - Uliwood Party di Marco Travaglio - 27 settembre 2007

Floris che processa Mastella a Ballarò è come Mike Bongiorno che scarica Loretta Goggi a Miss Italia. Il fuggifuggi dalla barca che affonda è talmente frenetico che non c'è più pietà per nessuno, nemmeno per parenti, amici, colleghi. Si salvi chi può, mors tua vita mea. L'altra sera il salotto del Vespino di sinistra, dove nessuno s'era mai lamentato e dove non s'era mai parlato di casta, anzi la casta la faceva da padrona, pareva la fossa dei leoni. Tutti contro uno, al punto da far apparire quell'uno quasi simpatico.

Naturalmente le usanze della casa non prevedono contestazioni precise nè domande che inchiodino l'ospite a rispondere sui fatti: così Mastella è stato investito da un gran frittomisto di case a metà prezzo e gite di Stato, giudici da trasferire e parenti da sistemare (anzi, sistemati). Così Mastella ha potuto ribattere con un frittomisto di vittimismo: "Questo è odio"(come se fosse obbligatorio amarlo); "non andrò in esilio come Craxi" (che peraltro era latitante); "non farò la fine di Marco Biagi" (come se criticare e sparare fossero la stessa cosa e come se Biagi fosse stato abbattuto sull'aereo di Stato e non in bicicletta); "lasciate stare i miei figli" (così può sistemarli meglio).

La notizia del giorno era la guerra del ministro al pm De Magistris, che indaga da solo in terra di 'ndrangheta, ha contro sia il governo sia l'opposizione e rischia, lui sì, di far la fine di Biagi e di tanti giudici vituperati in vita e santificati da morti. Ma il caso De Magistris è rimasto nel vago, anche perché bisognava contestare a Mastella tutto quel che non gli era stato mai contestato, tutto insieme. Così lui ha potuto sostenere che "la richiesta di trasferimento non riguarda l'inchiesta Why Not (dov'è indagato il premier e Mastella è stato intercettato con due faccendieri, ndr), ma le toghe sporche lucane". Bella forza: lo cacciano via per un'altra inchiesta, così perde anche quella che li riguarda.

Anche Castelli nel 2002, quando trasferì il giudice Brambilla che processava Berlusconi e Previti sul caso Sme, spiegò che il caso Sme non c'entrava e la sua decisione era puramente tecnica: solo che non ci credette nessuno e da sinistra partirono commenti durissimi che sarebbero perfetti anche ora sul caso De Magistris. Gli unici che l'altroieri tentavano di metter un po' d'ordine erano Stella e Belpietro, anche se il clima in studio era talmente ostile e l'ospite talmente imbarazzante che preferivano non infierire. Il Vespino ha fiutato che aria tira e s'è messo a vento: di suo non ha fatto nulla, ha solo lasciato che un Mastella ormai ridotto a Pastella si sfarinasse sotto gli occhi suoi e di milioni di telespettatori. Un suicidio politico in diretta.

Fino a un mese fa lo statista ceppalonico sarebbe stato soccorso, omaggiato dalla solita claque e dai soliti ospiti amici, salvato con uno stacco pubblicitario nel momento dell'afasia, rifocillato da mute di cani sanbernardo, se del caso munito di bombole a ossigeno. L'altroieri, invece, nulla: l'hanno abbandonato a se stesso su quella poltrona scomoda, buttato lì come una pianta grassa. Il Vespino è un furbino di tre cotte, sente scricchiolii tutt'intorno ed è trai primi a mettersi in salvo. Anzi, se gli riesce il doppio salto carpiato, tenta addirittura d'iscriversi ai demolitori. Per poter dire un giorno di aver fatto la Resistenza e meritarsi la medaglietta di antemarcia. Succede sempre così, in Italia, al tramonto di ogni regime. Chi l'ha combattuto dall'inizio, alla fine rischia di essere travolto dal pigiapigia di chi si accalca all'uscita con l'aria di non esserci mai entrato. E deve magari implorare pietà per i gerarchi caduti in mano ai neofiti dell'antiregime, che sono sempre i più zelanti e spietati.

Mastella è sempre stato Mastella. Ha sempre sistemato parenti e amici, detestato i pm che indagano, imbarcato inquisiti, condannati, scarti di Forza Italia e persino dell'Udc. Ma queste cose andavano dette il 19 maggio 2006, quando fu nominato ministro della Giustizia, e due mesi dopo, quando mise il timbro del governo Prodi sull'indulto-inciucio, rovinando per sempre l'immagine dell'esecutivo. Ora è tardi. Ora puzza tanto di piazzale Loreto: all'amatriciana, si capisce, perché nella storia le tragedie tendono a ripetersi in forma di farsa. Da Pizzale Loreto a Piazzale Loretta.
PD: "Buon lavoro a Rosalda Passarello"
AgrigentoWeb.it - Sunday 07 October 2007
Aeroporto: ma la volete smettere?
AgrigentoWeb.it - Sunday 07 October 2007

giovedì 4 ottobre 2007

mercoledì 3 ottobre 2007

Mastella si difende: ridiscutiamo la Gozzini da Il Giornale del 3 ottobre 2007

«Vedo che dal punto di vista mediatico ci sono pruriti e sollecitazioni» per quanto riguarda l’arresto dell'ex bierre rapinatore, ergastolano in semilibertà, Cristoforo Piancone. E sulla legge Gozzini. Clemente Mastella, ministro della Giustizia, non ci sta ad essere ancora una volta al centro delle polemiche e contrattacca. «Si discuta con serenità e le forze politiche aprano un dibattito sul piano parlamentare. Ritengono che la Gozzini vada ancora bene o vada cambiata? Io partecipo al dibattito, lo promuovo, ma non sono quello che stabilisce se cambiare la legge oppure no».

Poi il Guardasigilli denuncia di essersi «un pò rotto le scatole» di essere ritenuto responsabile per ogni problema che deriva da leggi che regolano la giustizia. «Vedo che finanche la Gozzini è caricata su di me - ha detto intervenendo ad un convegno su sicurezza, giustizia e diplomazia - ma mi sono un pò rotto le scatole. Io ho sempre rischiato in prima persona, ma se qualcuno pensa che io sia San Sebastiano, si sbaglia. Io - ha insistito il Guardasigilli - sono come San Clemente, a cui veniva legata una pietra al collo e, buttato a mare, riemergeva però sempre. Mi dispiace per gli altri, ma io sono un pò così».

Insomma, «vale ancora la Gozzini - si è chiesto il ministro - io sono pronto a discutere. Il Paese vuole chiudere, come è apparso in alcune circostanze, con chi aveva intentato guerra allo Stato e oggi, in larghissima misura, forse ritiene di rinfoderare la spada oppure no? Vogliamo che il Paese dia pene più severe? Io personalmente - ha concluso Mastella - penso che la repressione di per sé non garantisca la sicurezza».

Caselli: polmiche giuste, ma io difendo i giudici «Le polemiche sono inevitabili e giuste, guai che non ci fossero. Ma trovo ingiusto prendere a pretesto il caso Piancone per scagliarsi contro la magistratura». Sulla vicenda di Cristoforo Piancone interviene anche il Procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli. Intervistato da Radio Città Futura, il magistrato riconosce come inevitabili le polemiche, ma ricorda che la magistratura oggi sotto accusa è «anche quella che le Br ha contribuito a sconfiggerle, lavorando duro insieme a poliziotti e carabinieri». «Non si può non interrogarsi su cosa è successo - afferma Caselli - quando una persona condannata per un grave delitto nel momento in cui gode di questi benefici commette un altro delitto. A maggior ragione se tutto questo si intreccia con la sacrosanta rabbia dei parenti delle vittime e con la crescente paura ed incertezza dei cittadini. Però bisogna tenere fermi alcuni punti, prima di tutto non generalizzare». «Il caso Piancone è un caso grave, che fa giustamente scandalo perché è un fatto molto negativo. Ma ricordiamoci quei tanti casi di benefici concessi a condannati che non tornano a delinquere, che anzi grazie ai benefici vengono reinseriti con ricadute positive sulla sicurezza della collettività», aggiunge Caselli che poi sottolinea la difficoltà del compito del magistrato di sorveglianza: «È un mestiere difficilissimo, il mestiere piu difficile che esista all’interno della magistratura. Si tratta di prevedere se chi ha già commesso delitti sarà capace di non commetterne più».

Redazione

Il br aveva l'ergastolo. Perché libero? da Il Giornale del 3 ottobre 2007

Un ex Br a piede libero rapina una banca ma viene fermato mentre tenta la fuga. E nelle indagini si fa largo il sospetto che il colpo fosse destinato all’autofinanziamento di attività terroristiche. A finire in manette è Cristoforo Piancone, 57 anni, ex componente della direzione strategica delle Br, uno dei «prigionieri comunisti» di cui i carcerieri di Moro chiesero la liberazione. Mai pentito, mai dissociato, Piancone nel luglio ’83 fu condannato all’ergastolo per aver partecipato a sei omicidi, tra cui quelli di tre poliziotti e del vicedirettore della Stampa, Carlo Casalegno, e a due tentati omicidi. A Torino sul banco degli imputati con lui c’erano tra gli altri Valerio Morucci, Mario Moretti, Nadia Ponti, Lauro Azzolini e Franco Bonisoli.

Ma dall’aprile del 2004 Cristoforo Piancone era uscito dal carcere, grazie all’irreprensibile condotta tenuta dietro le sbarre, e nonostante una precedente revoca della misura alternativa. Lunedì pomeriggio, a Siena, Piancone fa irruzione, insieme a un complice (ma per l’antiterrorismo il commando era formato da quattro banditi), nella sede centrale del Monte dei Paschi, in via Banchi di Sopra. Con il volto coperto e armato di pistola, l’ex terrorista si fa consegnare 177mila euro e si allontana con l’altro malvivente a bordo di uno scooter, minacciando un agente fuori servizio che tenta di fermarli fuori dalla banca, e dopo un po’ scende dal motorino per proseguire la fuga a piedi. Individuato dalla polizia Piancone, tenta di aprire il fuoco contro gli agenti, ma la sua arma si inceppa. L’ex terrorista viene arrestato e il bottino recuperato, insieme alle quattro pistole che l’irriducibile aveva con sé, una delle quali sottratta a un vigile urbano di Piacenza, mentre lo scooter era stato rubato a Massa Carrara e forse utilizzato in altre rapine.

In questura, l’ex Br, che in serata sarebbe dovuto rientrare nel carcere di Vercelli, non ha fornito le proprie generalità, agevolando la fuga dei complici, poiché non si è subito messa in moto la macchina dell’antiterrorismo. Ma è stato identificato in due ore grazie alle impronte digitali. Inevitabile, una volta accertata la sua identità, indagare su un movente «politico» del colpo. L’Ucigos ha ripreso in mano il fascicolo di una rapina a un ufficio postale di Siena, avvenuta il 2 dicembre del ’99. A portarsi via mezzo miliardo, in quell’occasione, furono Mario Galesi, Nadia Desdemona Lioce e Cinzia Banelli, per finanziare le nuove Br-Pcc, come ha raccontato proprio la «pentita» Banelli ai magistrati romani nel 2004. E i tantissimi punti in comune tra quella rapina e il fallito colpo di lunedì (tra questi la fuga in motorino) fanno prendere in seria considerazione la possibilità che il colpo di Piancone e dei suoi complici sia di autofinanziamento per una nuova formazione della galassia eversiva, costituita dai cosiddetti «raccordi» tra i brigatisti di ultima generazione e la vecchia guardia.

Anche l’aver nascosto la propria identità al momento dell’arresto, senza dichiararsi prigioniero politico, per gli investigatori potrebbe rappresentare una nuova strategia, scelta da Piancone per coprire la fuga dei complici. Tra l’altro uno dei tre ricercati sarebbe una persona già nota alla giustizia. Il suo nome sarebbe emerso, sia pure marginalmente, anche nel corse delle indagini per l’omicidio di Marco Biagi. Si sospetta, inoltre, che la banda abbia potuto contare su una talpa all’interno della banca, che spiegherebbe la scelta di un obiettivo logisticamente poco invitante, anche per la presenza in quell’area della città di molte aree inibite al traffico.

È la seconda volta che Piancone perde la semilibertà. Il 4 maggio del ’98, all’Esselunga di Alessandria, l’uomo aveva cercato di fuggire senza pagare, spintonando due cassieri, dopo aver prelevato dagli scaffali due paia di mutande, una confezione di pastiglie dietetiche e due di chewing gum. Fu arrestato per rapina impropria, condannato a due anni, e tornò dietro le sbarre. Ma sei anni dopo il tribunale di sorveglianza di Torino gli ha concesso nuovamente di uscire dal carcere.

Gian Marco Chiocci - Massimo Malpica

martedì 2 ottobre 2007

O Scià, ultimo atto?

O Scià, ultimo atto? di Lelio Castaldo
AgrigentoWeb.it - Tuesday 02 October 2007

O' Scia', sussurri e indiscrezioni da www.lampedusa35.com

  • Paolo Bonolis, come promesso in diretta tv questa primavera, ha cantato 'Naso di Falco' con Claudio Baglioni, per prenderlo in giro bonariamente, come suo stile.

  • Prima di cantare, Don Backy voleva spiegare la nascita della canzone 'L'immensita', ma qualcuno del pubblico, impaziente, ha iniziato a fischiare perchè parlava troppo. Don Backy accenna: ' Volevo raccontare la cosa ma si vede che non vi interessa'. In quel momento e' entrato sul palco Claudio Baglioni e, redarguendo il pubblico: 'Ora vi racconto io una cosa che dura almeno 40 minuti!'.

  • A Lampedusa non c'è una sala prove. Di conseguenza Claudio Baglioni ha chiesto di allestire una sala prove nel "Centro Anziani" di Lampedusa, per provare con la sua squadra e con gli artisti ospiti.

  • A Lampedusa qualcuno si approfitta della situazione... i lettini della Spiaggia della Guitgia sono venduti al triplo del prezzo normale, e le camere in affitto per tre giorni costano come un affitto per dieci mesi... Qualche lampedusano non ci fa una bella figura.

  • O' Scia' in Libia: indiscrezioni raccontano che sia quasi fatta. Per il 24 Novembre, a Leptis Magna oppure a Sabrata. Dove pure il maestro Riccardo Muti tento' di organizzare un concerto, senza riuscirci. L'evento avrebbe portata storica. E si parla anche di una diretta su RaiUno.

  • Claudio Baglioni durante le prove ha elogiato particolarmente Annalisa Minetti: "è la prima volta che trovo una cantante che canta con la mia tonalità."

  • Pino Daniele a causa di motivi familiari ha dovuto dare forfait e non ci sara' stasera, Sabato, sul palco di O' Scia'. Ci stringiamo vicini a Pino e alla sua mamma.

  • Anche Sergio Cammariere per motivi di salute ha dovuto cedere, e non ha partecipato forzatamente alla serata di venerdì di O' Scia'. Auguri a Sergio, riprenditi presto.

  • Il vento di Venerdi' 28 Set a Roma ha provocato notevoli ritardi ai voli da Fiumicino verso Lampedusa. Molti artisti con sede a Roma sono arrivati tardissimo a Lampedusa e non hanno quindi potuto provare nel pomeriggio della seconda serata.

  • Durante la serata di Venerdi', tra il pubblico c'erano 23 clandestini. Chi c'era ha notato che non sono riusciti a sorridere.

  • Avevano annunciato la propria presenza per oggi, Sabato, gli onorevoli Mastella, Rutelli, Bonaiuti, Frattini. Ma, dovendo giungere a Lampedusa con un aereo non di linea.... e visto il clima di "grillismo".... hanno tutti dato forfait. Peccato, crediamo che avrebbero comunque trovato una buona accoglienza.

  • Neri Marcorè ha fatto diventare "Una vita da mediano" di Ligabue una buffissima "Una vita da prodiani", che suona così: "Una vita da prodiano / sempre a prendere schiaffoni / a tenere tutti buoni / circondati da coglioni. / A dar retta anche a Parisi / tutti vogliono poltrone e minacciano la crisi".

  • Durante l'ultima serata, sono interventi in molti per i ringraziamenti: una ragazza di Lampedusa ha letto una lettera di ringraziamento a Claudio Baglioni da parte dei lampedusiani e da parte del Sindaco; e' stata inoltre letto un messaggio del Ministro degli esteri Massimo D'Alema, di Franco Frattini, e un messaggio speciale del Papa con una grande benedizione. Infine, Claudio Baglioni ha ringraziato la compagna Rossella Barattolo per gli immensi sforzi profusi con la Fondazione O' Scia'.

lunedì 1 ottobre 2007

O'Scià 2007 - Lampedusa - Scaletta del 29 Settembre 2007

Prove del 29 settembre 2007

ore 14.29 Mario Biondi sul palco parla con Guido Tognetti... >>>

ore 14.55 Mario Biondi canta da solo >>>

ore 15.07 E tu come stai - Mario Biondi >>>

ore 15.15 arriva Claudio

ore 15.17 Io dal Mare - Mario e Claudio >>>

ore 15.25 Claudio annuncia grazie ad un biglietto arrivato sul palco che ieri, durante le prove, si è persa una macchinetta fotografica. Il pubblico che rideva è stato ripreso da Claudio che li ammoniva di essere tutti dei ricchi benestanti.

ore 15.50 Entra Eugenio Bennato con la figlia

ore 16.10 Eugenio Bennato prova una canzone di Roy Paci che si chiama "Malarazza lyrics"

ore 16.20 Claudio rimbrotta le prime file che continuano ad alzarsi e a creare problemi... Continua a ripetere che lui vuole un pubblico Maturo (è na parola)

ore 16.25 Eugenio Bennato prova da solo

ore 16.40 Love me or hate me - Ira Losco

ore 16.50 Ira Losco canta una canzone di Franck Sinatra

ore 17.00 Buona Fortuna - Claudio con Casanova al pianoforte

ore 17.05 Arriva Fabio Concato >>>

ore 17.10 Mi ricordo ancora - Fabio Concato >>>

ore 17.20 Fiore di Maggio - Fabio Concato >>>

ore 17.25 Rosalina - Concato e Baglioni al pianoforte >>>

ore 17.27 Domenica Bestiale - Fabio Concato >>>

ore 17.37 Entra Rossella Brescia che si abbraccia Claudio. Uno dal pubblico gli urla "A Clààààà te sei sbagliato Rossella" e lui divertito risponde ridendo "Questa l'ho sentita"

ore 17.50 Claudio si arrabbia con un elicottero che volando bassissimo sul palco fa volare via tutto

ore 17.58 Claudio prova Sabato Pomeriggio al pianoforte

ore 18.05 Arriva Alex Britti che strimpella la chitarra >>>

ore 18.21 Gelido - Alex Britti >>>

ore 18.29 Alex britti e Claudio provano una canzone senza microfono (non si sente dalla platea) >>>

ore 19.00 Claudio e i musicisti provano "IO CANTO" ma senza Laura Pausini

ore 19.05 Don Backy prova insieme a Claudio

ore 19.16 Bianchi cristalli sereni - Don backy e Claudio

ore 19.20 L'amore - Don Backy

ore 19.29 arriva Laura Pausini

ore 19.31 Come se non fosse vero amore - Laura Pausini

Concerto del 29 settembre 2007

  • Antoine Michel: Sigla O' Scia'
  • Claudio Baglioni: Un nuovo giorno o un giorno nuovo
  • Ira Losco
    • Uns fur uns
    • Love me or hate me
    • (una canzone di Frank Sinatra)
    • Almeno tu nell'universo (con Baglioni al piano)
  • Rossella Brescia: presenta Don Backy
  • Don Backy
    • Poesia
    • L'amore
    • Sognando
    • L'immensita'
    • Bianchi cristalli sereni (con Baglioni)
    • Canzone (con Baglioni al piano)
  • Alex Britti
    • Gelido
    • Prendere o lasciare
    • Oggi sono io
    • Introduzione di chitarra
    • 7000 caffe'
    • Claudio Baglioni: Alzati Giuseppe con Britti alla chitarra
  • Rossella Brescia: presenta Eugenio Bennato
  • Eugenio Bennato
    • Lucia e la luna
    • Ritmo di contrabbasso
    • una canzone di Domenico Modugno - (con Baglioni)
  • Mago Casanova: Buona fortuna (con Baglioni)
  • Mario Biondi
    • Una canzone in lingua inglese
    • Io dal mare - (con Baglioni)
    • Tu come stai - (con Baglioni)
    • This is what you are
  • Rossella Brescia: Sabato pomeriggio (con Baglioni)
  • Fabio Concato
    • E ti ricordi ancora
    • Fiori di Maggio - (con Baglioni)
    • Guido piano
    • Rosalina
    • Domenica bestiale (con Baglioni)
  • Paolo Bonolis
    • Naso di falco (con Baglioni)
    • Tu vuo' fa' l'americano - (con Baglioni e Walter Savelli al piano)
    • Stand by me - (con Baglioni e Walter Savelli al piano)
    • Preghero' - (con Baglioni e Walter Savelli al piano)
  • Laura Pausini
    • Io canto (con Baglioni)
    • Come se non fosse stato amore
    • Tra te e il mare
    • Vivimi
  • Claudio Baglioni
    • Strada facendo (con Laura Pausini)
    • La vita e' adesso
  • Tutti gli artisti: Vola

O'Scià 2007 - Lampedusa - Scaletta del 28 Settembre 2007

Servizio di SkyTg24


Prove del 28 settembre 2007

ore 14.10 Senit sul palco (Claudio non è ancora arrivato) >>>

ore 14.35 Mariella Nava al pianoforte prova lacune canzoni tra cui "gli ultimi" >>>

ore 14.50 Mariella Nava canta "Poster" accompagnata dalla Band (Claudio non si vede ancora) >>>

ore 15.15 Mariella Nava è ancora sul palco parlando con Walter Savelli e Guido Tognetti... (di Claudio nemmeno l'ombra) >>>

ore 15.16 In giro si è notata la presenza di Mario Biondi >>> . Sembra che numerosi ospiti siano in ritardo a causa di problemi legati ai voli da Roma...

ore 15.20 Ripartita la filodiffusione sulla Guitgia e sul palco tutti stanno aspettando News su cosa fare.

ore 15.30 arriva Claudio

ore 15.40 Claudio e Mariella Nava cantano "Poster"

ore 15.46 Arrivata sulla Guitgia la Troupe de "La Vita in diretta" che intervista il pubblico.

ore 15.50 Mariella Nava ancora sul palco insieme a Claudio e Walter Savelli.

ore 15.56 Io me ne andrei - Nava e Baglioni

ore 16.05 Arriva Franco Califano e ne dice una delle sue (non pubblicabile) >>>

ore 16.10 La mia libertà - Franco Califano >>>

ore 16.15 In un tempo piccolo - Franco Califano >>>

ore 16.20 Tutto il resto è noia - Franco Califano >>>

ore 16.25 Minuetto - Franco Califano e Claudio Baglioni >>>

ore 16.35 Senit prova Amore Bello con Claudio al pianoforte >>>

ore 16.45 Al pianoforte si siede il Mago Casanova e regala al pubblico due frammenti di "Acqua dalla luna" e "Buona Fortuna"

ore 16.50 Claudio comunica alla platea del ritardo dei voli degli artisti di O'Scià

ore 17.05 Walter Savelli e Claudio Baglioni al pianoforte suonano insieme "Tieniamente"

ore 17.30 Arriva il trio "Appassionante" >>> (con Claudio che scherzando afferma "appassionante" la condizione delle prove di oggi)

ore 17.35 I believe i can't flight - Appassionante

ore 17.44 Ninna Nanna - Claudio e Appassionante

ore 17.50 Paola Cortellesi canta una canzone comica

ore 18.00 Se stasera sono qui - Paola Cortellesi

ore 18.10 Se telefonando - Paola e Claudio

ore 18.20 Ricky Tognazzi recita una poesia di Erry De Luca con in sottofondo la base de "Le mani e l'anima"

ore 18.25 entrano Le Vibrazioni e cantano "dimmi" >>>

ore 18.40 arriva Roy Paci e gli Aretuska >>>

Concerto del 28 settembre 2007

  • Antoine Michel : Sigla di O' Scià
  • Claudio Baglioni
    • Tutti qui
    • Lettura Messaggi da parte dei presidenti di Camera e Senato, Franco Marini e Fausto Bertinotti
    • Sono io
  • Enzo Gragnaniello
    • (canzone napoletana di cui non conosciamo il titolo)
    • (canzone napoletana di cui non conosciamo il titolo)
    • Cu mme (con Baglioni)
  • Mariella Nava
    • Dentro ad una rosa
    • Per Amore
    • Spalle al muro
    • Gli ultimi (con Baglioni)
    • Poster (con Baglioni)
    • Ale OO (con Baglioni)
  • Senit (presentati da Paola Cortellesi): Amore bello (con Baglioni)
  • Ricky Tognazzi: recita una poesia di Erry De Luca con la base di "Le mani e l'anima"
  • Claudio Baglioni: Noi no (sul finale ingresso del trio "Appassionante")
  • Appassionante
    • I believe i can't fly
    • Ninna nanna (con Baglioni)
  • Baglioni e Savelli accompagnati dal balletto di Eleonora Abbagnato: Tieniamente
  • Paola Cortellesi
    • Annunci comici con Roberto Pagani alla tastiera
    • Se stasera sono qui (con Baglioni alla tastiera)
  • Franco Califano
    • In un tempo piccolo
    • La mia libertà
    • Tutto il resto è noia
    • Minuetto (con Baglioni)
  • Le Vibrazioni
    • Se
    • Dimmi
    • Vado via
    • Raggio di sole
    • Vieni da me
  • Paola Cortellesi: Se telefonando
  • Roy Paci e Aretuska :
    • show di canzoni
    • Malarazza lyrics
    • Toda joia, toda beleza
  • Claudio Baglioni: Mille giorni
  • Tutti gli artisti: Volare

O'Scià 2007 - Lampedusa - Scaletta del 27 Settembre 2007

Prove del 27 settembre 2007

ore 14.20 Fabrizio Moro canta PENSA >>>

ore 14.25 è arrivato Claudio (con i capelli più corti) sul palco salutando il pubblico e presentando Fabrizio Moro (che, come detto, era gia li da circa dieci minuti)... >>>

ore 14.27 Claudio parla con il pubblico e saluta tutti presentando la parte finale di O'Scià ha invitato tutti a non andare a raccontare in giro cio che è successo nel pomeriggio, tanto la sera sarà tutto diverso

ore 14.28 Fabrizio Moro canta PENSA insieme a Claudio >>>

ore 14.35 Claudio chiede al suo pubblico di trovare una convivenza civile, riferendosi a quelli della prima fila che alzandosi impedivano la visuale a chi era dietro.

ore 14.37 Fabrizio Moro e Claudio Baglioni insieme in "Quanto ti voglio" >>>

ore 14.50 entra Annalisa Minetti accompagnata da Claudio che l'annuncia presentando le sue "novità" (riferendosi alla sua gravidanza inoltrata)

ore 14.51 Annalisa Minetti (vestita di bianco) canta "Senza te o con te"

ore 14.55 Annalisa Minetti canta "Come lo vorrei salvare"

ore 15.00 Annalisa e Claudio cantano "Notti di Note, Noti di Notte" e Claudio sbotta sbalordito e compiaciuto: "è la prima che trovo una cantante che canta con la mia tonalità"

ore 15.05 Annalisa e Claudio cantano "VIA"

ore 15.15 Claudio presenta Serena Autieri che (accompagnata da Claudio al pianoforte) canta "AVRAI" e "Io che amo solo te"

ore 15.35 Serena canta un frammento di "L'ultima occasione" accompagnata da Claudio al pianoforte

ore 15.37 Entra sul palco SPAGNA e canta (metà in Inglese e metà in Italiano) "Il cerchio della Vita" >>>

ore 15.45 Spagna canta "gente come noi" >>>

ore 15.50 Spagna canta "Call me" mentre Claudio ballava divertito >>>

ore 15.55 Spagna e Claudio cantano "E TU" >>"

ore 16.04 Claudio Baglioni canta "Buon Viaggio della Vita"

ore 16.15 Entrano i Matia Bazar salutati da Claudio. Rimane una musica in sottofondo e i Matia Bazar parlano con Claudio sul palco... >>>

ore 16.55 I Matia Bazar accennano un pezzo di Vacanze Romane con Claudio al pianoforte ma, evidentemente, c'è qualche problema in quanto fino alle 17.10 continuano a parlare con Claudio e a provare l'esecuzione del pezzo... >>>

ore 17.10 I Matia Bazar cantano due volte "Stasera che sera" >>>

ore 17.25 Entrano Nicky Nicolai e Stefano Di Battista e suonano del Jazz (Claudio al momento non è presente sul palco)... >>>

ore 17.35 Nicky Nicolai canta "Sono stanca" >>>

ore 17.45 Claudio e Nicky Nicolai cantano "Un giorno dopo l'altro" >>>

ore 17.55 Arrivano i Neri per Caso >>>

ore 18.05 I Neri per Caso cantano "Sentimento Pentimento" >>>

ore 18.20 I Neri per Caso cantano "Jamming" >>>

ore 18.25 Arrivano gli Avion Travel >>>

ore 18.40 Gli Avion Travel cantano due canzoni Napoletane >>>

ore 18.45 Avion Travel e Claudio Baglioni "Insieme a te non ci sto più" >>>

ore 18.55 Arriva Simone Cristicchi >>>

ore 19.05 Simone canta "Sudentessa Universitaria" >>>

ore 19.10 Simone Cristicchi e Claudio Baglioni in "Ti regalerò una rosa" >>>

ore 19.15 Simone, Claudio e il violinista di Cristicchi in "Reginella" >>>

ore 19.24 Claudio Baglioni in "Arrivederci o Addio" al pianoforte solo musicata

ore 19.25 entra sul palco Antoine Michel

Concerto del 27 settembre 2007

  • Antoine Michel: Sigla di O'Scià
  • Claudio Baglioni: Buon Viaggio della Vita
  • Neri per caso
    • Jamming
    • Sentimento Pentimento
  • Annalisa Minetti
    • Come lo vorrei Salvare
    • Senza te o con te
    • Notti di Note (con Baglioni)
  • Serena Autieri
  • Avion Travel
    • (titolo non conosciuto)
    • (titolo non conosciuto)
    • Siamo cani da strada
    • Insieme a te non ci sto piu' (con Baglioni)
  • Neri Marcore' imita Ligabue e Ivano Fossati
  • Fabrizio Moro
    • Pensa
    • Quanto ti voglio (con Baglioni)
  • Serena Autieri, Claudio Baglioni e Stefano di Battista
    • L'ultima occasione
  • Nicky Nicolai e Stefano Di Battista
    • Sono stanca
  • Nicky Nicolai e Claudio Baglioni
    • Questo Piccolo Grande Amore
    • Un giorno dopo l'altro
  • Claudio Baglioni
    • Quante volte
    • Avrai (con Serena Autieri)
  • Simone Cristicchi
    • Vorrei cantare come... Claudio Baglioni
    • Una Laureata precaria
    • Ti regalerò una rosa (con Baglioni)
    • Reginella (con Baglioni)
  • Ivana Spagna
    • Il cerchio della vita
    • Gente come noi
    • Call me
    • E tu (con Baglioni)
  • Matia Bazar
    • Stasera che sera
    • Ti sento
    • Vacanze romane (con Baglioni)
  • Claudio Baglioni
    • Io sono qui
  • Tutti artisti
    • Volare

lunedì 24 settembre 2007

Tutti ne parlano, ma nessuno lo invita!

Dall'8 settembre scorso in tutte le trasmissioni di approfondimento, culturale o politico, non si fa altro che parlare del V-Day e di Beppe Grillo.
Si mandano in onda servizi, riprese della manifestazione bolognese, interviste al comico genovese regisstrate prima e dopo il suo intervento sul palco...
Tutti gli intervenuti sono invitati a sviscerare il Grillo-pensiero, cosa vuole dire, a chi e' rivolto il suo messaggio, eccetera.
Tutti ne parlano, ma nessuno lo invita in diretta in trasmissione!
Potrebbero togliersi tutte le curiosita' chiedendo al diretto interessato.
Paolo Bonolis ha intervistato Donato Bilancia, il killer dei treni.
Altri lo hanno fatto con Anna Maria Franzoni, condannata anche in appello per l'omicidio del figlioletto (non sono giustizialista, anzi leggendo l'arringa del difensore Avv. Carlo Taormina, sono convinto del contrario: meglio un colpevole fuori che un innocente in carcere).
Altri ancora hanno fatto lo scoop per intervistare Tommaso Buscetta.
Saverio Lodato ha pubblicato un libro con l'intervista a Giovanni Brusca.
L'elenco potrebbe essere immenso...
Come mai nessuno ha il coraggio di farlo con Beppe Grillo, in fondo non ha ancora ucciso nessuno.
Nicola

dal Blog di Beppe Grillo - I partiti e i condannati - 23 settembre 2007

24 condannati in via definitiva ci rappresentano. Nessuno di loro, dopo l’otto settembre, ha fatto un passo indietro. Si è dimesso. Chi lo avesse fatto sarebbe diventato un eroe, il precursore di una nuova politica. Che ha radici in parole dimenticate: morale, etica, giustizia. Che si ispira a servitori dello Stato come Ambrosoli, Borsellino, Falcone, Livatino, Chinnici, Dalla Chiesa.
Ci sono state altre stagioni della politica, migliori di questa. Vi immaginate Moro, Berlinguer, De Gasperi eletti in Parlamento condannati per estorsione, banda armata o tangenti?
Ho gridato che bisogna distruggere i partiti. Quelli che rappresentano gruppi di potere e appetiti forti. Lontani dai cittadini, ma vicino alle municipalizzate e alle banche, ad appalti e inceneritori.
Chi ha eletto i magnifici 24? I segretari di partito, non i cittadini a cui è stato negato il voto di preferenza con un piccolo golpe. Una dozzina di persone ha deciso per tutti.
Si chiama oligarchia, non democrazia.
Se i condannati sono l’effetto, le cause sono i capi dei partiti e per questo vanno giudicati.
Berlusconi è primo assoluto con 10 condannati netti, il 40% del totale.
Seguono distaccati Bossi con 3 condannati e, a pari merito, Casini e Fini con 2 condannati.
Vi è infine un gruppone formato da RNP, PRI, Nuovo Psi, Margherita, DS, Dc-Psi e PRC con 1 condannato.
Il capo azienda di Forza Italia ha detto che i suoi elettori mi considerano la peggiore costola della sinistra. Non mi offendo. Mi hanno dato del fascista, di uno di sinistra che parla con un linguaggio di destra, del neo qualunquista, del delinquente, del terrorista. Mi metta dove gli pare.
Alle prossime elezioni aumenti però i condannati nella sua lista, li porti al 100%. Tra amici e conoscenti dovrebbe farcela.
Beppe Grillo

domenica 23 settembre 2007

Orologio

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"Libero" volo da clementemastella.blogspot.com - 15 settembre 2007

Ho ricevuto molte proteste e molti commenti. Molti insulti. E credo che sia comprensibile l'indignazione che accompagna una notizia sbagliata e data in un modo quanto meno singolare. Un aereo di Stato utilizzato per motivi personali. Ma le cose non stanno così. Voi siete liberi di credermi o no ma le cose non stanno in questo modo. Invitato ad essere presente alla premiazione nel gran premio di formula 1 ho verificato le possibilità di arrivare in tempo. E un aereo di Stato era già stato previsto per il viaggio. Ho chiesto un passaggio e sono arrivato a Roma per partire. Ho portato mio figlio con me, anche se Elio il biglietto per un volo di linea già l'aveva acquistato. Ma non capisco qual'è il problema. C'era posto. Parlate di problemi di opportunità politica? Di atteggiamento offensivo rispetto a chi fa una vita diversa e molto più dura? Lo capisco. Ma è solo l'aspetto apparente della questione. La questione a mio avviso è che c'è un tentativo politico di massacrarmi in base a un progetto preciso per far cadere il Governo. Ho fatto approvare dopo 50 anni la riforma del sistema giudiziario e ho posto sul 51 bis(ovvio, fin troppo ovvio che parlassi del 41 e che si sia trattato di un 'lapsus calami'; il 51 riguarderà d'ora in poi le buffonate di Grillo) riguardo i mafiosi, dei paletti precisi e ferrei. Eppure devo avere le copertine dei settimanali per aver preso, anche per ragioni di sicurezza, un passagio aereo. Un aereo che, voglio ricordarvi, avrebbe fatto comunque quel percorso.
La realtà, credo, è che si sta tentando di riportare il paese alla caccia alle streghe. Si sta cercando di far rivivere a tutti il clima delle monetine gettate sulla macchina di Craxi. Demagogia allo stato puro. Tant'è che i presidenti di Camera e Senato mi hanno difeso. Così come il presidente del consiglio.
Ma anche da parte di un giornale che non è certo tenero con i politici, come "Libero", c'è stata una chiara presa di posizione in mia difesa. Scrive il vicedirettore Gianluigi Paragone: "Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella ha preso un aereo di Stato per andare al Gran premio di Monza. E' successo il finimondo. Non ci vedo lo scandalo, visto che era lì come ministro della Giustizia per la premiazione. Certo si può discutere sulla nobiltà della missione, ma se lo hanno invitato e lui ha accettato il problema non si pone più. Rappresentava l'esecutivo insieme al vicepremier Rutelli. Del resto in passato ci andarono anche autorevoli esponenti del governo Berlusconi. Usando aerei di Stato. Non si devono più usare? Facciano una legge così la finiamo. Oppure mettano per iscritto quando si possono e quando non si possono usare.
Obiezione numero uno: non era opportuno che il Guardasigilli usasse il volo di Stato per andare al Gran premio. Può darsi, ma allora non è opportuno che vada scortatissimo allo stadio, a passeggio con la moglie,al cinema e dovunque non sia casa o bottega. Anche quelle sono spese. Il Guardasigilli è uno dei ministri più blindati e più a rischio in assoluto, tanto che la sua protezione dura oltre il mandato. A prescindere se si chiami Mastella o Castelli. A meno che non si stabilisca che per Mastella le più alte protezioni non valgono perchè è un vecchio democristiano, un po' ciccione, coi capelli tinti e terrone.
L'articolo di "Libero" prosegue:
"obiezione numero due: ha fatto salire il figlio. L'hanno visto tutti, ci sono le foto dell'Espresso. Lo poteva evitare. Ma siccome su quell'aereo ci sono saliti anche altri parenti, senza per questo essere sputtanati, difendo Mastella. Come ? Non sapete che a bordo di quell'aereo decsritto come la Rolls Royce dei cieli c'erano altri parenti vip? Allora mettetevi comodi che facciamo un po' di gossip. E' noto che sull'Air Force italiano oltre a Clemente Mastella ci fosse anche il vicepremier Francesco Rutelli. E' arcinoto che Mastella si è portato il figlio. Non è noto invece che Rutelli s'è portato la moglie. La signora Barbara Palombelli. Il giornale di De Benedetti questo non lo racconta. Nè racconta che sull'aereo lussuoso c'era pure un parlamentare della Margherita, Renzo Lusetti. Con il figlio. Il quale non è sfuggito al severo cronista dell'Espresso che infatti racconta di 'un ragazzino under 14 con vistosa t-shirt sportiva, fotografato mentre sale sull'autobus presidenziale? Come mai le loro foto non sono state pubblicate? Perchè è un minorenne? Ok, passi. Ma la moglie di Rutelli non è minorenne. Nè lo è il parlamentare margheritino. Allora ditemi era più autorizzato a salire a bordo il ministro Mastella o l'anonimo Lusetti? E se proprio dobbiamo metterla sul piano delle parentele, perchè il figlio di Mastella può essere spiattellato mentre sulla Palombelli, su Lusetti e sul figlio il barricadiero Espresso stende uno strano silenzio? Non è che la casta è più casta quando c'è di mezzo Mastella e invece diventa "castetta" quando ci sono di mezzo Rutelli, la moglie e gli amici di Rutelli? Diciamo pure che sparare su Clementone da Ceppaloni è diventato un gioco da luna park. Beppe Grillo lo infilza coi suoi spilloni del Vaffa-voodoo. Mastella è l'icona dell'antipolitica. Avanza una cartuccia?Basta mirare alla schiena del ministro, tanto quello è grande e grosso: pigliarlo è un gioco da pischelli. Infatti non è stato difficile per il paparazzo scattare le foto e consegnarle all'Espresso. A proposito, come è possibile che in un'area militare, quindi top secret, un fotografo possa aver accesso così facilmente? Se io fossi i ministri Mastella e Rutelli mi preoccuperei della vulnerabilità di un'area militare. In altri tempi l'Espresso avrebbe sguinzagliato i suoi cronisti d'assalto, magari travestiti da terroristi, per svelare come è facile bucare la rete della sicurezza. Oggi però il menù prevede altro: oggi lo chef consiglia Casta a colazione, a pranzo, a cena. Quindi cosa c'è di meglio che infilzare il Mastellone e servirlo agli affamati di antipolitica? E magari condirlo con i mali della Giustizia che c'entrano come i cavoli a merenda. Eppure l'Espresso li serve accoppiati. Titolo dell'inchiesta: "Chi ha ucciso la giustizia. Quattro anni per un processo penale, sei per uno civile. Lo sfascio del sistema giudiziario. Il primato del tribunale di Venezia. E intanto il ministro Mastella e suo figlio volano al G.P. di Monza con l'aereo di Stato". Cosa c'entra scusate? Se il Guardasigilli a Monza ci fosse andato in tandem pedalando col figlio (tutta salute signor ministro...) i tempi dei processi si accorcerebbero? Ma dài, vediamo di piantarla. Se la Giustizia è nello stato comatoso che conosciamo gli aerei di Stato non c'entrano niente. L'abuso degli aerei di Stato non costerà mai quanto gli abusi delle intercettazioni telefoniche, delle interminabili indagini preliminari o della carcerazione preventiva. Mastella con un voto lo si manda a casa. I giudici no".

Angelo Ruoppolo protagonista su Radio Deejay - Idolo del Trio Medusa

Il giornalista di Teleacras, Angelo Ruoppolo, e' protagonista, suo malgrado, di una striscia (quasi) quotidiana su Radio Deejay nella trasmissione del Trio Medusa "Chiamate Roma Triuno Triuno".
Soddisfatto il giornalista agrigentino: “Vuol dire che svolgo bene il mio lavoro”, dice Ruoppolo. E se lo dice lui che ha il tesserino...dobbiamo crederci!
Ruoppolo e' adesso anche la voce del Promo della Dj Ten, una mini maratona in programma a Milano il 30 settembre. Il giornalista ha anche registrato la sigla di ''Giaccanasta'', una rubrica in onda su Radio Dj.
Ecco alcuni esempi:
6 settembre 2007 (Lui e lei, come Romeo e Giulietta...)
7 settembre 2007 (Denuncia per hard petting, in siciliano "la classica schiniata"
10 settembre 2007 (Con Fofo' Purtusu parla di Italia-Francia)
11 settembre 2007 (Esempio di come si fa giornalismo. Velvet)
12 settembre 2007 (Premiata ditta Agliu, Firticchiu e Panzamodda)
13 settembre 2007 (Ma che sei bravo, ma come pattina bene!)
14 settembre 2007 (Il Villaggio Mose' come Hiroshima, Viale Leonardo Sciascia come Nagasaki, Agrimarket come le Torri Gemelle)
24 settembre 2007 (Sccchhhhhhh come il DDT)
24 settembre 2007 (Lo spot della Deejay Ten)
27 settembre 2007 (Autotrasportatore di Licata)

A presto altri spezzoni!


... da Uliwood Party di Marco Travaglio - 5 settembre 2007

...
È sempre inelegante autocitarsi, dunque mi scuso se lo faccio. Ma un anno fa mi attirai il soprannome di "Beriatravaglio" per alcuni articoli sull’indulto. In uno di questi formulavo la facilissima previsione che l’ondata di scarcerazioni avrebbe prodotto un’ondata di criminalità e dunque un’ondata forcaiola di "tolleranza zero" ed "emergenza sicurezza". Aggiungevo che i politici, per non pagare dazio sulle proprie azioni sconsiderate e scaricarne le conseguenze sui magistrati, avrebbero ritirato fuori la vecchia bufala delle "scarcerazioni facili".
Bene, ci siamo. Ieri i tg annunciavano un supervertice al Viminale contro le "scarcerazioni facili", per studiare il modo di tenere dentro i criminali ed evitare che vadano a spasso prima della condanna definitiva. Scrivevo, e ribadisco, che le scarcerazioni facili non esistono. Esistono scarcerazioni a norma di legge: cioè di quella legge fatta da politici che spesso, poi, non ricordano più di averla fatta. Proprio ieri i carabinieri di Treviso arrestavano due albanesi e un rumeno per il duplice omicidio di Gorgo al Monticano. Il rumeno ha confessato le sue responsabilità e quelle dei due presunti complici. Uno dei tre, condannato per stupro, era uscito grazie all’indulto.
Scarcerazione facile? Sì, ma a opera del Parlamento (esclusi Idv, Pdci, Lega e An) che un anno fa votò l’indulto. Comunque, indulto a parte, se tanti imputati tornano in libertà prima che finisca il processo (sono presunti innocenti fino alla sentenza definitiva che arriva in media 10-12 anni dopo che han commesso il fatto) non è colpa dei magistrati, che alla fine del termine di custodia cautelare sono obbligati a scarcerarli. Né si può pensare di tener dentro per anni chi non è stato ancora condannato, come ai tempi di Valpreda. Il problema è dunque la lunghezza dei processi, che dipende anzitutto da due fattori. Primo: i troppi gradi di giudizio, che nei paesi seri sono al massimo due e da noi almeno cinque: indagini preliminari, udienza preliminare, primo grado, appello e Cassazione. Secondo: il regime della prescrizione, che nei paesi seri s’interrompe col rinvio a giudizio , mentre da noi continua a galoppare anche dopo il rinvio a giudizio e persino dopo la condanna in primo e secondo grado.
Basterebbe abolire il grado di appello (salvo in presenza di prove nuove) - come ha proposto di recente,inascoltato, il vicepresidente del Csm Nicola Mancino - e fermare la prescrizione all’udienza preliminare, per ridurrebbe i tempi dei processi a costo zero e liberare risorse umane e finanziarie per celebrare ancor più celermente gli altri due gradi di giudizio. A cascata, eviteremmo tante scarcerazioni di colpevoli per decorrenza dei termini, mentre gli innocenti ingiustamente accusati avrebbero giustizia molto prima di oggi. Ma di queste misure di puro buonsenso non pare si sia parlato nel supervertice al Viminale, occupato dalle chiacchiere sui lavavetri e gli ambulanti.
...

..da Uliwood Party di Marco Travaglio - 8 settembre 2007

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Mastella emette una nota scombicchierata (subito elogiata da Sofri sul Foglio) per dire l’indulto non c’entra con la strage di Treviso: infatti “solo uno” dei due presunti killer albanesi ne aveva beneficiato, e solo dopo aver espiato la pena per stupro (reato escluso dall’indulto): insomma, l’indulto ha coperto “la condanna relativa ad altri delitti contemplati nell’ indulto”. Saran contenti i famigliari dei due coniugi assassinati, nell’apprendere che, sì, il presunto killer è uscito 3 anni prima, che senza l’indulto non avrebbe potuto uccidere, però l’indulto gli ha scontato i 3 anni di pena relativi ad altri reati e non allo stupro, la cui pena si sconta per prima. Il risultato non cambia, ma sono soddisfazioni.
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dal Blog del Sen. Clemente Mastella - Grillo? Un delinquente senza cuore

Nel suo blog Grillo continua ad attaccarmi. Prima voleva garantire assistenza legale ai parenti vittime di assassini usciti grazie all'indulto e trasformatisi in belve feroci. Poi ha deciso di raccogliere queste sofferenze in un libro bianco.
Per me Grillo è un delinquente senza cuore. Come definire chi si propone di strumentalizzare il dolore ultragiustificabile di chi ha perso amici, affetti, parenti per omicidi terribili attribuendo la responsabilità di quel dolore all'indulto? Come se l'indulto stesso fosse la causa di un omicidio, come se chi ha votato in Parlamento il provvedimento possa essere corresponsabile dell'omicidio in questione. Un assassino è tale, indulto o non indulto.
Per me Grillo è un ignorante costituzionale. Come definire chi finge o fa finta di non sapere che a proporre l'indulto è stato tutto il Parlamento e non solo il ministro della Giustizia?. Io ritengo che il provvedimento sia stato giusto e non scarico certo la responsabilità sugli altri. Ma la proposta è del Parlamento.
Per me Grillo non arriva alla vita di Benigni. Viva Benigni!

P.s. Mi sembra chiaro ora, e non era un segreto neanche prima, che Grillo punti a una presenza politica nazionale forte. Ce la farà a fare le liste? Vedremo. Ma la politica c'entra eccome.

Venerdi' da Calvino - Sabato a Levanzo

Questo week end e' stato diverso dagli altri.
Sono stato a Trapani per la prima lezione della seconda parte del Master in Diritto Tributario Internazionale che sta frequentando la mia Lulu'...
Dopo la mattina in giro per le concessionarie, visto che il mio papi sta pensando di mandare in pensione (dopo se' stesso) anche la Fiesta, ho passato il pomeriggio a recuperare il sonno perso per la levataccia.
Abbiamo preso una doppia (o matrimoniale) al B&B Nonna Elena, in via XX Settembre, trav. di via Orlandini, parallela di via Fardella.. insomma avete capito dove... Camera molto carina, arredamento curato, ve lo consiglio. Abbiamo pagato 40 euro.
Per cena abbiamo raggiunto Pietro (Avv. Grammatico) e Giorgio (Avv. Mastrilli) in centro e siamo andati alla Pizzeria Calvino 1946, una istituzione.. Mai mangiato una pizza (sia come pasta che come condimenti) cosi' buona!
Poi piccolo giro in centro, abbiamo preso un'altra cosa, chi da bere (Giorgio e Pietro) chi da mangiare (io e Ludo), in un locale dove suonavano dal vivo.
Alla fine abbiamo incontrato Lina (altra collega di Lulu') con Antonio, il suo ragazzo, entrambi di Palma di Montechiaro. Siamo andati nel locale piu' in di Trapani: l'Otto e mezzo.
Verso le due, tutti a nanna.

Il sabato dopo il master siamo andati, insieme a Lina e Antonio, a Levanzo (Isole Egadi) per fare un bagno e prendere un po' di tintarella.
Un bel pomeriggio in buona compagnia.
Le foto sono sul mio album Picasaweb.

Cepu

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