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venerdì 8 marzo 2013

Grillo e la violenza

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"E se falliamo noi violenza in strada" del Corriere.it è una citazione fuori contesto. Grillo è stato chiaro: lui vede sé stesso come un'ALTERNATIVA alla violenza. Giusto per essere chiari, in nessun passo dell'intervista con il Time Grillo ha minacciato che ci sarebbero state violenze. Anzi, stava chiarendo che nella sua visione il M5S previene la violenza incanalando la rabbia del Paese all'interno del dibattito democratico. Il Corriere avrebbe dovuto avere l'attenzione di inserire la frase nel contesto originale, sembra più il prodotto di negligenza e ricerca di sensazionalismo che un deliberato e improprio uso." Stephan Faris, autore dell'intervista a Beppe Grillo sul Time



If you compare  Grillo headline with his interview you start to think he has a point about Italy's media

Marketing per la Festa della Donna

Fonte: http://www.tzetze.it/2013/03/festa-della-donna-e-marketing-i-social-fail-di-algida-e-fiat.html

Oggi è l'8 marzo, festa della donna (e del marketing). Una festa, quindi, che non ci si lascia sfuggire così facilmente. Soprattutto se siete grandi marchi e avete prodotti da lanciare o semplicemente sponsorizzare. E il marketing virale è ormai un must per chiunque si occupi di comunicazione e di comunicazione sui social. Bastano un paio di colpi ben assestati e la viralità è assicurata. D'altra parte è risaputo che sono l'ironia e la polemica a far girare sempre più il brand.


Ma il vecchio adagio "Bene o male l'importante è che se ne parli" è sempre valido? Forse no, stando soprattutto a un paio di cose viste oggi.
Il primo post su facebook a fare il giro della rete è stato quello in cui l'Algida faceva gli auguri a tutte le donne con l'immagine di una rosa fatta di cioccolato. Un'immagine, come potete vedere, che si presta, diciamo, a più di un'interpretazione, come hanno fatto subito notare le centinaia di persone che hanno commentato quel post. E così tra una risata e l'altra l'Algida si è resa conto della "gaffe" e lo ha cancellato.
Ovviamente nessuno di noi crede che in azienda nessuno si fosse accorto della chiarissima possibilità di fraintendimento. Quindi quel post era voluto e allora ci si chiede il perché della mossa successiva (e sbagliata) di cancellarlo. Non abbiamo letto tutti i messaggi, ma probabilmente il motivo va letto proprio là.


La seconda azienda ad aver "sbancato", oggi, è la Fiat. Nel giorno della festa della donna ha voluto giocare sull'ironia proponendo un'offerta, ovvero quella dei "sensori di parcheggio su tutta la gamma", che non è stata molto apprezzata. Ovviamente si gioca sull'adagio popolare che vuole la donna non proprio pratica con il parcheggio. Ecco, ovviamente in un giorno sensibile come questo, la promozione può risultare provocatoria e perdere quella patina di ironia con cui era partita.
La Fiat, però, non ha cancellato il post e anzi ha sfruttato il passaparola facendo segnare quasi 2500 condivisioni e più di 1600 offerte richieste.
Una vittoria o una sconfitta non lo sappiamo, quello dipenderà dalle vendite o dai "dislike" alle pagine. Ma se c'è una cosa certa è che anche se si è una grande azienda a volte bisogna fare attenzione al marketing, altrimenti si rischiano le figuracce e la marcia indietro.

Grillo contro l'Espresso

Fonte: http://www.beppegrillo.it/2013/03/lautista_la_cog.html

Dall'intervista a Walter Vezzoli sul Fatto Quotidiano di oggi: "Una premessa: l'articolo parla di un resort che non esiste e che non doveva neppure esistere. Il mio sogno era quello di creare 30 abitazioni autosufficienti dal punto di vista energetico, con depuratori che riciclassero l'acqua piovana, pannelli solari. Le pale eoliche. Un sogno. Solo che non ho mai trovato gli investimenti e quindi il villaggio è rimasto sulle scartoffie di società aperte e chiuse. I giornali oggi mi indicano come l'uomo delle società anonime all'estero, ma io all'estero vivevo. In Costa Rica è cresciuto mio figlio, io ero il proprietario di una discoteca: dove avrei dovuto registrare le società? A parte che non ho un centesimo, ma non c'era niente da scudare. Perché lì lavoravo e avevo progetti. Beppe Grillo? Non é mai stato in Costa Rica. Investimenti di Grillo? Ma di cosa stiamo parlando? Vedrò cosa fare, se ci sono gli estremi di una querela. Ma il resort di cui parla l'Espresso non esiste, non è mai esistito. Io andai a vedere 30 ettari di terreno e nelle mie intenzioni 15 dovevano essere edificati. Ma non ho comprato neanche un metro. 
"Armonia Parvin", quella che viene additata come una fantomatica società e forse riconducibile a Grillo era un negozio di prodotti biologici di 20 metri quadri, poi chiuso perchè non produceva guadagni. Parvin è il nome della moglie di Grillo, ma la titolare del negozio era appunto la sorella di Parvin. Poteva semplicemente piacerle il nome."

Dal sito "Ecofeudo.com": "Nell'epoca dello stress e dell'inquinamento cittadino, il progetto EcoFeudo propone un modello di vita immerso nella natura e nel benessere, ma al tempo stesso offre alta tecnologia e massimo comfort. EcoFeudo crea una forte sinergia tra comfort e natura, tra tecnologia ed ambiente. Proponiamo abitazioni, in armonia con gli equilibri della Terra, di alto livello qualitativo e dal design innovativo. La costruzione di ogni residenza impiega tecnologia a bassissimo consumo energetico e ad impatto zero sull'ambiente che compensano completamente le proprie emissioni di C02 in atmosfera".
Tip per i giornalisti de l'Espressoconsultare Wikipedia e scoprire che per società anonima (Sociedad Anónima, abbreviazione: S.A.), in Costa Rica e in quasi tutti i Paesi del mondo in cui si parla spagnolo, si intende quella che in italiano viene comunemente denominata Società per Azioni.
Verifica delle fonti: La Costa Rica non è paradiso fiscale già dal 2011. Questa è la lista OCSE dei Paesi con gli standard fiscali riconosciuti dall'organismo internazionale in cui compare la Costa Rica insieme agli altri stati come l'Italia.

Berlusconi e i problemi alla vista!

La vignetta di Ellekappa su La Repubblica dell'8 marzo 2013.

Foto: Ellekappa su La Repubblica di oggi!

VIOLATA LA PAR CONDICIO, L’AGCOM CONDANNA CROCETTA

Fonte: http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/36341/toti-lombardo-campagna-elettorale-crocetta-condannato

di Chiara Billitteri - Il deputato autonomista Toti Lombardo, figlio dell’ex governatore siciliano, ha annunciato oggi che il presidente della Regione, Rosario Crocetta, è stato condannato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per aver violato la norma che disciplina la comunicazione istituzionale nei periodi di campagna elettorale, dopo una denuncia partita proprio dal PdS.

La condanna fa riferimento alla pubblicizzazione sulla stampa dell’evento “l’Europa e la Sicilia”, un incontro che si è svolto il 2 febbraio scorso al teatro Politeama di Palermo tra il presidente Crocetta e il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz.
Eravamo in piena campagna elettorale, e poiché lo stesso Crocetta presentava una lista per le Politiche, qualche giorno dopo, (il 12 febbraio), il Partito dei Siciliani, ex Mpa, ha presentato un esposto all’AGCOM per violazione della par condicio, denunciando che la pubblicità dell’evento non solo era a carattere personale e non indispensabile per la vita della Pubblica amministrazione, ma che sarebbe anche stata pagata con soldi della Regione.
L’accusa, quindi, si sarebbe dimostrata fondata. La condanna dell’Autorità, però, non prevede pene pecuniarie, ma solo la pubblicazione della condanna sul sito web della Regione per 15 giorni. Ma “chi sbaglia deve pagare”, affermano gli autonomisti, e perciò verrà presentato anche un esposto alla Corte dei Conti nei confronti del governatore, un quanto “la spesa per l’acquisto dello spazio pubblicitario è stata dichiarata illegittima, e dovrà per tanto essere risarcita”.
Il presidente della Regione, però, replica convinto che la sentenza “è incomprensibile”. “Farò ricorso al Tar – annuncia -, io non ho violato nessuna norma”. Ma aggiunge anche “se perderò, pagherò”.

La querelle tra l'On. Toti Lombardo e il Presidente Rosario Crocetta.

Ecco il testo dell'interrogazione del 5 febbraio 2013:


N. 266 - Chiarimenti  in  merito  all'evento 'L'Europa  e  la
           Sicilia' organizzato dalla Presidenza della  Regione
           siciliana.

              Al Presidente della Regione, premesso che:

              il giorno 2 febbraio 2013 si è tenuto, presso  il
           teatro Politeama Garibaldi di Palermo, un  evento  -
           incontro tra il Presidente del  Parlamento  Europeo,
           Martin  Schulz,  ed  il  Presidente  della   Regione
           siciliana, Rosario Crocetta;

              nei  giorni  immediatamente  antecedenti,  questo
           evento è stato pubblicizzato  su  diversi  mezzi  di
           informazione, tra cui un noto quotidiano  nazionale,
           ove,  sotto  il  logo  ufficiale   e   la   dicitura
           'Presidenza della Regione Siciliana'  si  riportava:
           'Il  Presidente  della  Regione  Siciliana   Rosario
           Crocetta ha  il  piacere  di  invitare  i  cittadini
           all'evento 'L'Europa e la Sicilia: Martin  Schulz  e
           Rosario  Crocetta',  che  avrà   luogo   al   Teatro
           Politeama Garibaldi di  Palermo  sabato  2  febbraio
           alle ore 21:00. Parteciperà alla serata la regista e
           sceneggiatrice Roberta  Torre,  esibizione  musicale
           del cantautore siciliano Mario  Venuti;  conduce  la
           serata la  giornalista  Elvira  Terranova.  Ingresso
           libero fino ad esaurimento posti';

              il giorno 24 e  25  febbraio  si  svolgeranno  le
           elezioni politiche per il rinnovo della  Camera  dei
           Deputati e del Senato della Repubblica;

              il Presidente della Regione, Rosario Crocetta,  è
           altresì  leader  e  fondatore   del   movimento  'Il
           Megafono' che con una propria lista, il cui  simbolo
           reca la dicitura 'Lista  Crocetta', concorrerà  alle
           elezioni per il rinnovo del Senato della  Repubblica
           nella Regione;

              ritenuto che:

              ai sensi dell'articolo 9 comma 1 della  legge  28
           del 2000 ('norme sulla par condicio') 'dalla data di
           convocazione  dei  comizi  elettorali  e  fino  alla
           chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto  a
           tutte  le  amministrazioni  pubbliche  di   svolgere
           attività di comunicazione  ad  eccezione  di  quelle
           effettuate in forma  impersonale  ed  indispensabili
           per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni';

              l'art. 1, comma, 1 punto 4), della legge 150  del
           2000 ('Disciplina delle attività di  informazione  e
           di comunicazione delle  pubbliche  amministrazioni')
           chiarisce che  le 'attività  di  informazione  e  di
           comunicazione  istituzionale  sono  quelle  volte  a
           conseguire:   a)   l'informazione   ai   mezzi    di
           comunicazione   di   massa,    attraverso    stampa,
           audiovisivi   e   strumenti   telematici;   b)    la
           comunicazione esterna  rivolta  ai  cittadini,  alle
           collettività  e  ad  altri  enti   attraverso   ogni
           modalità tecnica ed organizzativa (...)';

              considerato che:

              come meglio  specificato  dal  Co.re.com, 'questo
           divieto è finalizzato ad evitare il rischio  che  le
           amministrazioni,   nello   svolgere   attività    di
           comunicazione istituzionale in  periodo  elettorale,
           possano fornire,  attraverso  modalità  e  contenuti
           informativi  non  neutrali,   una   rappresentazione
           suggestiva a  fini  elettorali  dell'amministrazione
           stessa e dei suoi organi titolari, sovrapponendo, in
           tal modo, l'attività di comunicazione  istituzionale
           a quella dei soggetti politici';

              per le ragioni  sopra  esposte,  risulta  vietata
           qualsiasi forma di  comunicazione  istituzionale  di
           tipo propagandistico oltre  che  tutte  le  attività
           informative  dirette   essenzialmente   a   proporre
           un'immagine   positiva    dell'ente,    delle    sue
           istituzioni  e  dei  suoi  organi,  allo  scopo   di
           legittimarne  l'operato  svolto  o  enfatizzarne   i
           meriti; al  contrario,  deve  ritenersi  ammessa  la
           comunicazione    funzionale    ed     indispensabile
           all'operatività dell'Ente (purché  sempre  in  forma
           impersonale), intendendosi in tal senso quella  che,
           se   omessa,   potrebbe   comportare    un    vulnus
           all'attività istituzionale;

              per sapere:

              se  e  quali  somme  siano  state  impiegate  per
           l'attività di comunicazione istituzionale e, più  in
           generale, per  l'organizzazione  (ad  es.  spese  di
           affitto  della  sala)  dell'evento 'L'Europa  e   la
           Sicilia' del 2 Febbraio 2013;

              se  e  perché  la   comunicazione   istituzionale
           relativa  a  detto   evento   sia   stata   ritenuta
           'funzionale'  ed 'indispensabile' per  l'operatività
           dell'ente  e/o  comunque  in  linea  con   tutti   i
           requisiti all'uopo fissati dal legislatore nazionale
           in materia di par condicio.

             (5 febbraio 2013)
                                         LOMBARDO - DI MAURO

Cosa fanno i politici per il ripristino del Ponte Verdura 2

Altra interrogazione presentata all'Assemblea Regionale Siciliana sulla situazione del Ponte Verdura dall'On. Salvatore Cascio (PID - Cantiere Popolare); altri firmatari: Margherita La Rocca Ruolo (UDC Unione di Centro), Matteo Mangiacavallo (M5S), Vincenzo Fontana (PDL), Salvatore Lo Giudice (Democratici Riformisti per la Sicilia), Giovanni Panepinto (PD), Calogero Firetto (UDC) e Michele Cimino (Grande Sud).

Ecco il testo:


N.  294  -  Interventi  urgenti   per   il   ripristino   dei
           collegamenti  viari  tra  Sciacca,   Ribera   e   la
           provincia di Agrigento, interrotti  dal  crollo  del
           ponte Sosio Verdura sulla Statale 115.

              Al Presidente  della  Regione,  premesso  che  il
           recente crollo del ponte Sosio Verdura sulla statale
           115, nel tratto compreso tra Sciacca  e  Ribera,  ha
           causato l'interruzione di un asse viario  che  serve
           non solo i due comuni ma anche le città di Agrigento
           e  Trapani,  sino  al  raccordo   autostradale   con
           Caltanissetta e da lì con la Sicilia orientale;

              la percorribilità del ponte, com'è noto, oltre ad
           assicurare il raggiungimento delle singole località,
           rappresenta un  fondamentale  strumento  a  supporto
           dell'economia del territorio, in una  provincia  che
           possiede  un  assetto  viario  insufficiente  e  che
           privata di questo strategico passaggio, obbliga  gli
           utenti  ad  una  vera  e  propria  circumnavigazione
           attraverso i confini provinciali;

              appare   superfluo   sottolineare   quanto    sia
           importante per le aziende agricole e  per  tutte  le
           attività imprenditoriali a cui  occorre  raggiungere
           le province confinanti, ripristinare in tempi celeri
           l'attraversamento del ponte Sosio Verdura;

              i disservizi  viari  stanno  causando  difficoltà
           all'utenza nell'accesso alle cure somministrate  dai
           nosocomi di Ribera, Sciacca  e  Agrigento  poiché  i
           cittadini e i mezzi di  soccorso  sono  costretti  a
           raggiungere  gli  ospedali  e  i  centri   di   cura
           attraverso    vie    alternative,     impervie     e
           sovraffollate, sulle quali si è scaricato  tutto  il
           traffico viario del tratto chiuso Ribera - Sciacca;

              ritenuto che:

              occorre che vengano  ripristinate  immediatamente
           le condizioni  di  fruibilità  del  percorso  e  che
           occorre   sollecitare    l'Anas    ad    intervenire
           programmando i lavori con somma urgenza;

              c'è una comunità paralizzata  dal  crollo  di  un
           ponte, un evento  che  drammaticamente  ha  generato
           disservizi  a  macchia  d'olio,  allungandosi  dalla
           provincia di Agrigento a quella di Trapani;

              atteso che:

              l'Anas ha individuato un percorso alternativo per
           i  veicoli  leggeri  e  per   i   servizi   pubblici
           essenziali,  mediante  l'utilizzo  di  svincoli  che
           obbligano  l'utenza  a  girare  intorno  a  impervie
           strozzature stradali e che causano l'intasamento dei
           comuni  limitrofi  sui  quali  si  è  scaricato   il
           traffico derivato dalla chiusura del ponte;

              il danno più grave è sofferto dagli  imprenditori
           agricoli del riberese  e  dell'hinterland,  i  quali
           privati del  ponte,  si  vedono  costretti,  per  la
           distribuzione   e   commercializzazione   dei   loro
           prodotti, ad impiegare ore per raggiungere i  centri
           commerciali e di smistamento delle merci;

              per sapere:

              quali iniziative urgenti intenda porre in  essere
           affinché venga ripristinato con la  massima  urgenza
           il ponte, anche impegnando la Protezione civile o il
           Genio civile e militare  per  l'allestimento  di  un
           passaggio  alternativo,  nelle  more   dei   rilievi
           tecnici che  consentano  all'Anas  di  progettare  e
           risanare tutta la viabilità limitrofa al ponte;

              se non ritenga di dover valutare  la  possibilità
           di una declaratoria per lo  stato  di  emergenza  in
           favore del comparto  agricolo  della  zona,  piegato
           oltre che dalla grave crisi economica che  coinvolge
           tutto  il  settore,  anche   dall'impossibilità   di
           trasportare le  merci  e  raggiungere  per  tempo  i
           mercati siciliani, considerata la  deperibilità  dei
           prodotti commercializzati.

              (Gli interroganti  chiedono  lo  svolgimento  con
           urgenza)

              (7 febbraio 2013)

            CASCIO S. - LA ROCCA RUVOLO - MANGIACAVALLO-FONTANA-
           LO GIUDICE - PANEPINTO-FIRETTO- CIMINO

Cosa fanno i politici per il ripristino del Ponte Verdura

Cosa stanno facendo i politici siciliani per velocizzare l'iter del ripristino del Ponte sul fiume Verdura tra Sciacca e Ribera?

Questo è il testo dell'interrogazione con primo firmatario l'On. Vincenzo Fontana del 6 febbraio 2013.


N. 284 - Interventi finalizzati al ripristino della viabilità
           della SS 115 tra Ribera e Sciacca (AG).

              Al Presidente della Regione e  all'Assessore  per
           le infrastrutture e la  mobilità,  premesso  che  in
           seguito al crollo di una campata del ponte sul fiume
           Verdura, nel tratto della statale 115 tra  Ribera  e
           Sciacca, si è svolta una riunione in  provincia  con
           la protezione  civile  utile  ad  assumere  i  primi
           provvedimenti;

              considerato che già da sabato,  nelle  prime  ore
           della   domenica,   nella   sala   operativa   della
           Prefettura, i tecnici hanno effettuato,  insieme  al
           Prefetto e  al  Direttore  regionale  dell'Anas,  un
           sopralluogo sul ponte e sul percorso alternativo  al
           fine di valutarne la possibilità dell'utilizzo;

              verificato  che  nel   pomeriggio   di   domenica
           l'Ufficio tecnico della  stessa Provincia  regionale
           ha  autorizzato  la  deviazione  del  traffico,  con
           opportune prescrizioni, sulle provinciali 47,  88  e
           36  e,  contestualmente,  vista  la  gravità   della
           situazione, ha disposto con ordini  di  servizio  la
           mobilitazione di tutto il personale della  viabilità
           in servizio nella zona  ovest  per  attivare  subito
           un'azione  di  sorveglianza   e   monitoraggio   del
           percorso sempre per l'intero arco delle 24  ore,  al
           fine  di  evitare  l'insorgere  di   problemi   alla
           viabilità, in considerazione dell'enorme  flusso  di
           traffico che le tre provinciali dovranno  assorbire,
           tutte iniziative  che, se  da  un  lato  mettono  in
           sicurezza il viadotto,  dall'altro  provocano  tutta
           una serie di gravissimi disagi agli utenti;

              ritenuto che l'interruzione dei trasporti  arreca
           un grave nocumento  ai  servizi  medico-sanitari  di
           tutto il  territorio  occidentale  agrigentino,  con
           particolare riferimento  al  servizio  di  emergenza
           avanzata dell'ospedale di Ribera, il quale non potrà
           essere rimpiazzato a lungo da quello  istituito  per
           l'occasione dall'Ospedale Fratelli Parlapiano per  i
           reparti  di  cardiologia,  chirurgia,  anestesia   e
           laboratorio di analisi;

              per sapere se non ritengano  opportuno  porre  in
           atto   ogni   iniziativa   utile   per   l'immediato
           ripristino del viadotto Verdura sito  in  un  tratto
           della statale 115 tra Ribera e Sciacca.

              (Gli interroganti chiedono risposta  scritta  con
           urgenza)

              (6 febbraio 2013)
                                           FONTANA
                                           CAPUTO
                                           GERMANA'

Grillo contro "L'Espresso": il resort non esiste


Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1085122/grillo-contro-lespresso-il-resort-non-esiste.shtml
Beppe Grillo sul suo blog va all'attacco de "L'Espresso". Dopo che il settimanale aveva posto dubbi su alcuni investimenti in Costa Rica di Walter Vezzoli, l'autista del leader del M5S, il comico genovese pubblica un post in cui viene riportata un'intervista a Vezzoli, che nega l'esistenza del resort citato da "L'espresso". L'autista si difende: "I giornali mi indicano come l'uomo delle società anonime all'estero, ma io in Costa Rica vivevo".
Il titolo del post in cui Grillo riporta le dichiarazioni fatte da Vezzoli a "Il Fatto Quotidiano" s'intitola: "L'autista, la cognata e l'ingegnere", facendo così il verso a "L'Espresso". Il blog attacca poi il settimanale con un fotomontaggio della copertina: al posto di Grillo, presente nell'originale, c'è l'immagine dell'ingegnere De Benedetti.

In uno stralcio dell'intervista all'autista si legge: "Una premessa: l'articolo parla di un resort che non esiste e che non doveva neppure esistere. Il mio sogno era quello di creare 30 abitazioni autosufficienti dal punto di vista energetico, con depuratori che riciclassero l'acqua piovana, pannelli solari. Le pale eoliche. Un sogno. Solo che non ho mai trovato gli investimenti e quindi il villaggio è rimasto sulle scartoffie di società aperte e chiuse".

Grillo, infine, si rivolge direttamente ai giornalisti de "L'Espresso", con un imperativo: "Consultare Wikipedia e scoprire che per società anonima (Sociedad Anonima, abbreviazione: S.A.), in Costa Rica e in quasi tutti i Paesi del mondo in cui si parla spagnolo, si intende quella che in italiano viene comunemente denominata Società per Azioni".

Dalle Stelle, allo stallo!


Fonte: http://ilpensatore.wordpress.com/2013/03/04/dalle-stelle-allo-stallo/
Diciamoci la verità: nemmeno Grillo si aspettava di vincere queste elezioni.
Il ruolo che aveva previsto per sè e il suo Movimento all’interno del Palazzo, era quello dell’antagonista o, se vogliamo, del controllore, in perfetta continuità con quello che aveva predicato già nelle piazze.
Ritrovarsi tra le mani circa il 25% dei consensi a livello nazionale e un battaglione di 163 tra deputati e senatori, in un contesto di stallo totale, ha stravolto tutto, perchè lo ha messo esattamente al centro della scena.
Ma soprattutto, ha fatto sì che di fronte all’opinione pubblica finissero i loro nuovi beniamini: cittadini comuni.
Gente semplice.
Troppo semplice.
Praticamente, degli incompetenti.
Completamente sottomessi al loro credo (la Rete) e ai loro leader spirituali (Grillo-Casaleggio).
Degli Anonimous in tutti i sensi.
Così, dopo 20 anni di Berlusconi, chi si aspettava di vedere accreditato il partito-apparato, ha visto trasmigrare gli italiani dal “partito di plastica” verso il “partito-setta” non-fondato da un comico.
Un vero schiaffo a chi ha sempre criticato il modello leaderista del Cavaliere (che invece di disintegrarsi, si è moltiplicato).
A differenza di Forza Italia e dell’attuale PdL, però, in cui l’elettore poteva riconoscere una storia o individuare i confini di un modello sociale, il Movimento a 5 Stelle è un inno alla spersonalizzazione: non ci sono più nè destra nè sinistra. Il contenitore si presta ad essere riempito da qualunque idea buchi “la Rete” e raccolga consensi sul web.
Chiunque insomma può farne parte, a patto che entrando si spogli del proprio “io”, per abbracciare quello del Movimento, fidandosi ed affidandosi alle strategie studiate dal ticket Grillo-Casaleggio.
E chiunque può appoggiarlo, perchè il minimo comune denominatore è l’antipolitica, la delusione, la protesta……..e tutti quelli a cui girano un po’ le palle sono i benvenuti!
Passata l’euforia per la novità, però, c’è da porsi alcune domande.
Cosa succederà nei prossimi giorni?
Come si comporteranno i “cittadini” grillini in Parlamento?
Le poche parole che fino ad ora gli abbiamo sentito dire sono state una sorta di mantra: “voteremo caso per caso”. Che tradotto è da intendersi come: “non ne abbiamo assolutamente idea; aspettiamo che ce lo dicano”.
E se il buongiorno si vede dal mattino…
La mia personalissima sensazione è che il Movimento 5 Stelle sia un esperimento politico e sociologico destinato ad essere riassorbito non appena sarà possibile per tutti constatare l’impossibilità di fare politica continuando a dichiararsi un “non-partito” e privandosi di una struttura minima e minimamente democratica. Perchè è inutile fare le primarie per scegliere i parlamentari, se poi tutto resta nelle mani di Grillo e di Casaleggio. A cominciare dalle regole contenute nel “non-statuto” e quelle “comportamentali” per i neo eletti!
Come per ogni rivoluzione, comunque, il punto debole sarà la coerenza interna: Orwell ne fece il punto focale di uno dei suoi libri (La fattoria degli animali). La difficoltà per il Movimento, poi, sarà doppia: non solo per il sistema apicale con cui si presenta, ma anche per le anime ideologiche così diverse che lo compongono e non sappiamo fino a che punto resteranno latenti.
Ormai non manca molto: alla prova dei fatti, tutti potremo farci un’idea più completa della situazione.
Nel frattempo, non resta che fare un grosso in bocca al lupo alla nostra povera Italia!

Cepu

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