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venerdì 5 marzo 2010

1° Trofeo di Gimkana Slalom “Città di Agrigento”

da perlacitta.it

tombino2di Nicola Bilello

Il Comune di Agrigento, con il patrocinio dell’Anas, organizza il primo trofeo di slalom per scooteristi. La manifestazione si svolgerà il mese prossimo e, come succede per il famoso gran premio di Formula 1 di Montecarlo, si terrà su un circuito cittadino.

Teatro di questa importante iniziativa sarà la via Unità d’Italia, che collega il quartiere di San Giusippuzzu alla Contrada San Benedetto.

Il Sindaco ha scelto volontariamente questa zona della città, per non gravare sulle casse comunali; infatti, non sarà necessario intervenire per la modifica del percorso, basterà inserire un paletto con una bandierina per ogni buca e/o per ogni tombino.

Chi vorrà esercitarsi, potrà farlo quotidianamente per arrivare pronto alla gara, ci vorrà solo un po’ di fantasia: immaginare che ad ogni tombino corrisponda una bandierina ed evitarla, anche per non causare troppi danni al proprio mezzo.

Scherzi a parte, anche se c’è poco da scherzare, naturalmente la nostra è solo una provocazione, per portare in rilievo i gravi problemi che viviamo giornalmente percorrendo le vie della nostra città, sia in auto sia in moto.

Le strade di Agrigento, a parte poche eccezioni, sono in condizioni pessime: buche, asfalto che cede, tombini in quantità industriale in mezzo alle corsie, segnaletica orizzontale che manca quasi dappertutto.

A voler essere provocatori, tutti gli agrigentini potrebbero richiede un diploma di geometra “honoris causa”.

Motivazione? “Per aver quotidianamente immaginato e diviso a metà tutte le strade della città, in assenza della linea di divisione della carreggiata, che in tutto il mondo divide la sede stradale in corsie. In tutto il mondo, meno che ad Agrigento!”.

Da bravi “geometri” i giurgintani misurano “a occhio” qual è la metà a loro spettante e la percorrono senza mai superare la “linea immaginaria” di mezzeria!

Si potrebbe, visto che ci siamo, fare un concorso a premi: vince il primo agrigentino che riesce a trovare almeno 500 metri consecutivi di via cittadina con segnaletica orizzontale.

Qualche anno fa, mi sorpresi guardando la trasmissione “Striscia la notizia”, visto che alcuni cittadini di un paesino in provincia di Padova chiamarono le telecamere del programma di denuncia per eccellenza, per mostrare a tutti le condizioni “disastrate” delle loro strade. Mi sorprese il loro grado di indignazione per una situazione che da noi è praticamente normale. E capii, solo allora, che noi siciliani abbiamo il territorio che ci meritiamo. Dovremmo inondare quotidianamente i mass media delle nostre lamentele e, invece, facciamo spallucce e tiriamo avanti.

Ci siamo praticamente abituati a tutto ciò che non è normale.

E’ normale avere una via Imera con auto perennemente parcheggiate in doppia fila.

E’ normale che al Viale della Vittoria, in concomitanza con l’uscita dalla scuola, le auto siano parcheggiate in terza e quarta fila, cioè ferme con “le quattro frecce” al centro della sede stradale.

E’ normale che in Piazzetta San Calogero esista un divieto di transito che viene quotidianamente ignorato. Forse gli agrigentini non hanno capito che se non si può “transitare” non si può nemmeno “parcheggiare”.

Anche qui, la lista potrebbe essere lunga…

E’ vero che negli ultimi mesi i vigili urbani controllano di più il territorio, che sono più presenti, ma c’è ancora tanto da fare, per scalare le classifiche che ogni anno, non solo sul Sole24Ore, ci vedono nelle ultime posizioni!

Nicola Bilello

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