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martedì 15 aprile 2008

Terremoto elettorale

E' passato uno tsunami in Parlamento...
Le elezioni politiche del 13 e 14 aprile hanno scatenato un terremoto che ha buttato giu' dalla torre molti personaggi attaccati alle poltrone romane.
Praticamente alla Camera sono presenti deputati di soli 6 partiti. Non ci sono piu' comunisti, socialisti e fascisti...Non contando naturalmente i singoli ex..isti dentro al PD e al PDL.
Dovranno riformare al piu' presto i contratti di lavoro per garantire un sereno avvenire, gia' comunque sereno grazie alla pensione parlamentare, ai vari bocciati:
Fausto Bertinotti, la Santanche', Oliviero Di Liberto, Storace e Pecoraro Scanio.
Su quest'ultimo, un commento sulla rete, lo invita a dedicarsi finalmente alla natura e agli uccelli, non specificando se quelli con le ali o meno!!!
Vedremo se chi ha vinto manterra' le promesse..e non e' detto che sia un bene!

Su un altro blog palermitano, rosalio.it, che dimostra sempre tanta fantasia, si leggono dei commenti molto carini, soprattutto sulle varie campagne elettorali viste e straviste in citta': uno in particolare ha attirato la mia attenzione, quello su
Armando Aulicino.
Un manifesto, presente anche sul sito personale del candidato, recita: "
OK. Scegli la mia storia". Il problema e' che per la sua storia personale potrebbe votarlo solo chi non lo conosce.
Dal suo sito www.armandoaulicino.it, sezione biografia, riporto testualmente (e' un po' lunga ma ne vale la pena..non vi preannuncio con chi si e' candidato quest'anno, perche' sarebbe come dirvi il nome dell'assassino all'ingresso del cinema):
Nato nel 1951 a Lascari...Dal 1969 impegnato nel
sindacato e in politica.
Matricola nell’anno accademico 1969-1970 al Politecnico di Torino, vive direttamente la stagione dell’ “Autunno Caldo” del 1969, con una breve ma intensa esperienza nel movimento studentesco di Torino,
militando nell’area dell’extraparlamentarismo di sinistra.
Nell’autunno del 1970
entra nella C.G.I.L. palermitana, e si occupa degli edili prima e dei metalmeccanici nella zona termitana, dopo. È quello il periodo in cui vive una significativa esperienza di impegno politico nel P.C.I. palermitano (fonda la sezione Antonio Gramsci al suo paese, e, giovanissimo segretario di sezione, guida la lista del P.C.I. alle elezioni comunali, sempre del suo paese, in competizione con l’on Rosario Nicoletti, allora segretario regionale della D.C., e con l’on Gaspare Saladino, allora segretario regionale del P.S.I.).
Nel 1973
viene espulso dal P.C.I. per frazionismo, in conseguenza della scelta di dimettersi dalla C.G.I.L e di aderire alla C.I.S.L. Era quello il periodo del commissariamento Macario alla C.I.S.L. di Palermo.
Dal 1974 al 1994
milita nella C.I.S.L. in varie categorie.
Sostenitore da sempre della sinistra democristiana (ma non era nel PCI?, ndr) e dell’area del partito cui faceva riferimento l’on. Rosario Nicoletti, nel 1994 entra nella politica attiva e alle elezioni politiche dell’Aprile del 1994, accetta di essere candidato nel collegio Cefalù/Madonie alla Camera dei Deputati, nello schieramento politico di centro, con Martinazzoli e i Popolari nel “Patto per l’Italia”: 16000 voti ed il 26% del consenso totale.
A seguito della scissione del Partito Popolare
sceglie di aderire al C.D.U. Nel gennaio 1996 viene eletto Presidente provinciale del C.D.U. palermitano. Alle elezioni regionali del 1996, eletto nel C.D.U., entra a far parte del Parlamento siciliano.
Non condividendo il passaggio all’U.D.R di Cossiga, partito nato a tavolino a servizio di scelte trasformistiche e di solo potere, si dimette da Presidente e da iscritto al C.D.U.
A seguito della ulteriore diaspora determinatasi nel C.D.U.,
assolutamente non convinto dell’adesione a Forza Italia caldeggiata dall’on Formigoni, raccogliendo le sollecitazioni dell’on Casini, aderisce (1998) al C.C.D., partito di cui diventa, nel marzo ‘99, segretario provinciale a Palermo.
Nel gennaio 2000 aderisce al nuovo C.D.U. dell’on. Buttiglione, che in coincidenza con le Europee del 1999 aveva “ripristinato” l’agibilità del C.D.U., accreditandolo come partito assolutamente distinto dalla destra e in competizione con Forza Italia nella ricerca del consenso dell’elettorato centrista.
A seguito dell’ennesimo controribaltone del Governo siciliano, conseguenza e frutto dell’accordo Buttiglione-Berlusconi-Fini che in Sicilia riporta il centro-destra al potere, e a seguito della scelta dell’on Berlusconi di archiviare il Polo e di strutturare una alleanza solo elettorale che coinvolgeva organicamente nella Casa delle Libertà anche la Lega di Bossi e la destra di Rauti,
si dimette da Commissario provinciale del C.D.U., non condividendo la mancanza di regole chiare e trasparenti nelle procedure di formazione del gruppo dirigente di quel partito, e non accettando il coinvolgimento nella Casa delle Libertà della destra fascista e della Lega di Bossi.
In quei difficili momenti, Democrazia Europea sembrò essere un’occasione per contribuire al tentativo di ricostruire nel Paese un laboratorio politico al quale non potevano non essere interessati i cattolici, i socialisti, i socialdemocratici, i repubblicani, i laici...
Alle elezioni politiche dell’aprile 2001, è candidato al Senato con Democrazia Europea...
Subito dopo le elezioni politiche dell’aprile 2001, non condivide la scelta di Democrazia Europea di allearsi con la Casa delle Libertà, che grazie all’abile, elettoralistica e spregiudicata manovra berlusconiana, aveva già conquistato la maggioranza ed il potere nel Paese.
Segue l’adesione al progetto politico della Margherita ritenuta a quel punto laboratorio politico compatibile con la propria identità e la propria militanza e in grado di contrapporsi allo strapotere e alla presunta egemonia berlusconiana. Alle elezioni regionali del 2001 sostiene le liste della Margherita per il rinnovo del Parlamento siciliano, e la candidatura a Presidente della Regione Sicilia del professore Leoluca Orlando, in competizione con il designato della C.d.L. on. Cuffaro.
Aderendo all’invito del professore Orlando, visto il negativo risultato conseguito in Sicilia dal centro-sinistra nelle Politiche dell’aprile 2001 non si candida nelle liste del proporzionale accettando l’ inserimento nella cosiddetta “Lista del Presidente” per dare un valore aggiunto alla candidatura di Orlando...
Esce dal Palazzo, a seguito della vittoria in Italia del “cartello elettorale” di Berlusconi e in Sicilia dell’asse Cuffaro-Miccichè-Lo Porto, avendo dimostrato, nei cinque anni del mandato parlamentare, una totale impermeabilità rispetto a quel potere conseguito e mantenuto ad ogni costo dai professionisti del trasformismo (gli altri sono professionisti del trasformismo, e lui?, ndr).
Dal luglio 2001 rientra nel sindacalismo confederale, accettando la collaborazione offertagli dalla U.I.L.
Nel 2002 aderisce alla Costituente della Margherita.
Nel 2006 insieme a Leoluca Orlando aderisce a Italia dei Valori.
Il 25 luglio 2007, formalizzate le dimissioni da “Italia dei Valori”, contenitore politico considerato non più strategico, sceglie di continuare la sua battaglia politica in netta discontinuità con i vecchi e superati modelli di partito, all’interno di un movimento politico in grado di far convivere e sintetizzare le culture politiche del cattolicesimo democratico e del riformismo di matrice laico socialista, repubblicana e liberal democratica. Aderisce quindi al Movimento per L’Autonomia di Raffaele Lombardo (il politico amico di Cuffaro, che alle elezioni e' appogiato da Berlusconi e dai fascisti ex di Alleanza Nazionale, ndr): soggetto politico moderno che pone al centro del suo Programma e della sua azione la Sicilia, il Sud ed il diritto dei siciliani di vivere e di lavorare nella propria terra, rispettati nella propria dignità.

Ogni commento mi pare superfluo: una vita a tenere lontano il berlusconiscmo e alla fine dove va? .. Nell'MPA che porta con se in Sicilia i voti di quel Berlusconi e di quei professionisti del trasformismo. Potremmo rinfrescargli la memoria con un solo nome, emblematico, sinonimo di trasformismo: Ferdinando Latteri.

Parlamentare della Democrazia Cristiana dal 1987 al 1994 e' stato rieletto deputato nazionale nel 2006, nelle liste dell'Ulivo; successivamente ha perso le primarie contro Rita Borsellino, per la candidatura del centro-sinistra alla Regione Siciliana, da contrapporre a Toto' Cuffaro.
Adesso e' in lista alla Camera per Lombardo nell'MPA, grande amico di Cuffaro.
...ma basta prendere dal suo sito, un po' di titoli dalla rassegna stampa, per rendere l'idea del trasformismo:

Speriamo soltanto che non pensino, tutti quanti, soltanto ai fatti loro!!!

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